La lesione da stravaso di farmaci antiblastici viene definita come il danno iatrogeno causato dallo stravaso del farmaco chemioterapico al di fuori della vena nel corso della terapia infusionale. I farmaci antiblastici hanno, proprio per la loro capacità di danneggiare le cellule tumorali, la proprietà di essere tossici. I farmaci antiblastici possono essere suddivisi in farmaci vescicanti, irritanti e non vescicanti. Possiamo suddividere i fattori di rischio associati al danno da stravaso in 3 categorie ovvero quelli relativi al paziente, alla procedura e infine al personale sanitario che gestisce tale lesione.I sintomi più precoci delle lesioni da stravaso sono sensazione di formicolio, bruciore, fastidio/dolore e come segno tumefazione eritema ed edema. Segni tardivi sono flittene, necrosi ed ulcerazione. Va sottolineato che segni e sintomi di stravaso non sono costanti. A volte il paziente può lamentare solo dolore, sintomo per il quale è indicato comunque il trattamento precoce. In alcuni casi, si può parlare di “stravaso silente”, che dà segno di sè solo alcuni giorni dopo lo stravaso. Se non si interrompe l’azione lesiva locale del farmaco, alla lesione simil-infiammatoria può seguire la necrosi tessutale con formazione dell’ulcera. Caratteristiche dell’ulcera da stravaso sono la cronicità e l’imprevedibilità della sua evoluzione, in quanto l’agente che determina il danno può persistere nel tessuto a lungo tempo. Ad oggi non esiste un consenso sul migliore approccio terapeutico nel caso di stravaso di farmaci antiblastici e le linee guida esistenti offrono raccomandazioni controverse. Mancano studi randomizzati per motivi etici e studi che arruolino un ampio numero di pazienti. Il protocollo terapeutico che consiste nell’infiltrazione di soluzione fisiologica è da ricondurre alla progressiva diluizione locale del farmaco. Questo porterebbe ad una diminuzione della concentrazione della sostanza nei tessuti in grado di arginare i danni cellulari della fase acuta e di evitare l’innesco di meccanismi che provocano la cronicizzazione del fenomeno.

Le lesioni da stravaso di farmaci antiblastici / Carella, Sara; Onesti, Maria Giuseppina. - (2022), pp. 322-330.

Le lesioni da stravaso di farmaci antiblastici.

Carella, Sara
;
Onesti, Maria Giuseppina
2022

Abstract

La lesione da stravaso di farmaci antiblastici viene definita come il danno iatrogeno causato dallo stravaso del farmaco chemioterapico al di fuori della vena nel corso della terapia infusionale. I farmaci antiblastici hanno, proprio per la loro capacità di danneggiare le cellule tumorali, la proprietà di essere tossici. I farmaci antiblastici possono essere suddivisi in farmaci vescicanti, irritanti e non vescicanti. Possiamo suddividere i fattori di rischio associati al danno da stravaso in 3 categorie ovvero quelli relativi al paziente, alla procedura e infine al personale sanitario che gestisce tale lesione.I sintomi più precoci delle lesioni da stravaso sono sensazione di formicolio, bruciore, fastidio/dolore e come segno tumefazione eritema ed edema. Segni tardivi sono flittene, necrosi ed ulcerazione. Va sottolineato che segni e sintomi di stravaso non sono costanti. A volte il paziente può lamentare solo dolore, sintomo per il quale è indicato comunque il trattamento precoce. In alcuni casi, si può parlare di “stravaso silente”, che dà segno di sè solo alcuni giorni dopo lo stravaso. Se non si interrompe l’azione lesiva locale del farmaco, alla lesione simil-infiammatoria può seguire la necrosi tessutale con formazione dell’ulcera. Caratteristiche dell’ulcera da stravaso sono la cronicità e l’imprevedibilità della sua evoluzione, in quanto l’agente che determina il danno può persistere nel tessuto a lungo tempo. Ad oggi non esiste un consenso sul migliore approccio terapeutico nel caso di stravaso di farmaci antiblastici e le linee guida esistenti offrono raccomandazioni controverse. Mancano studi randomizzati per motivi etici e studi che arruolino un ampio numero di pazienti. Il protocollo terapeutico che consiste nell’infiltrazione di soluzione fisiologica è da ricondurre alla progressiva diluizione locale del farmaco. Questo porterebbe ad una diminuzione della concentrazione della sostanza nei tessuti in grado di arginare i danni cellulari della fase acuta e di evitare l’innesco di meccanismi che provocano la cronicizzazione del fenomeno.
2022
Wounds: management delle ferite difficili e ulcere cutanee
9788897438687
ulcere cutanee; medicazioni avanzate; ulcere da stravaso
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le lesioni da stravaso di farmaci antiblastici / Carella, Sara; Onesti, Maria Giuseppina. - (2022), pp. 322-330.
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