Il testo fa parte di una raccolta di interventi- lezioni sul tema della composizione architettonica, affrontato da diverse angolazioni e scale di approccio. I cinque interventi raccolti in questa pubblicazione costituiscono la sintesi di altrettante ricerche, finalizzate all'insegnamento e alla pratica della composizione architettonica. Guardando senza pregiudizi alla storia dell'architettura, l'obiettivo è quello di farsi interpreti e rendere esplicite le linee di lavoro di alcuni protagonisti, perché possano rendersi trasmissibili e indirizzare consapevolmente nuove sperimentazioni. La raccolta è significativa sia per l’ampiezza dei criteri metodologici riuniti, sia come ricognizione di modalità di approccio proprie della scuola romana e di quella milanese. Comporre in sezione mette in evidenza la centralità della dimensione tridimensionale dello spazio e la necessità di tenerla sotto controllo con appropriate modalità di indagine e verifica. Attraverso esempi illustri viene messa in evidenza la complessità di nodi spaziali che le sole piante non possono restituire e su cui si vuole richiamare l’attenzione dello studioso e del progettista. Attraverso la sezione viene messa in evidenza anche la centralità del ruolo della luce nella definizione dello spazio e dei suoi caratteri sensibili. Il carattere didascalico degli interventi ne fa un testo di grande utilità per la didattica e per questo è inserito in numerose bibliografie in diverse facoltà italiane.
COMPORRE IN SEZIONE / Lambertucci, Filippo. - STAMPA. - (2010), pp. 8-31.
COMPORRE IN SEZIONE
LAMBERTUCCI, FILIPPO
2010
Abstract
Il testo fa parte di una raccolta di interventi- lezioni sul tema della composizione architettonica, affrontato da diverse angolazioni e scale di approccio. I cinque interventi raccolti in questa pubblicazione costituiscono la sintesi di altrettante ricerche, finalizzate all'insegnamento e alla pratica della composizione architettonica. Guardando senza pregiudizi alla storia dell'architettura, l'obiettivo è quello di farsi interpreti e rendere esplicite le linee di lavoro di alcuni protagonisti, perché possano rendersi trasmissibili e indirizzare consapevolmente nuove sperimentazioni. La raccolta è significativa sia per l’ampiezza dei criteri metodologici riuniti, sia come ricognizione di modalità di approccio proprie della scuola romana e di quella milanese. Comporre in sezione mette in evidenza la centralità della dimensione tridimensionale dello spazio e la necessità di tenerla sotto controllo con appropriate modalità di indagine e verifica. Attraverso esempi illustri viene messa in evidenza la complessità di nodi spaziali che le sole piante non possono restituire e su cui si vuole richiamare l’attenzione dello studioso e del progettista. Attraverso la sezione viene messa in evidenza anche la centralità del ruolo della luce nella definizione dello spazio e dei suoi caratteri sensibili. Il carattere didascalico degli interventi ne fa un testo di grande utilità per la didattica e per questo è inserito in numerose bibliografie in diverse facoltà italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.