Il sistema fortificato della città di Verona, costituito dalle permanenze di almeno cinque ‘corone’ fortificate, costituisce un elemento che caratterizza e conforma non solo la città storica veronese ma l’intero assetto urbano e paesaggistico della città. Un insieme complesso di strutture militari, di relazioni fisiche e immateriali che reclama nuove modalità di impiego, costituendo al contempo un prezioso palinsesto da riscattare nel progetto rigenerativo della città contemporanea. L’obiettivo è quello di conseguire un progetto urbanistico sistemico, capace di tenere insieme un disegno generale di prospettiva di valorizzazione territoriale, con azioni diffuse e puntuali di riuso. Riconoscendo tale palinsesto diffuso – per esempio le tracce resistenti del campo trincerato ottocentesco (1848-1866) – come telaio di un’azione di rigenerazione urbana e ambientale condotta a partire dal disvelamento di una geografia di segni e manufatti latente dentro la dispersione insediativa caotica recente. Le componenti fortificate, se lette sistematicamente attraverso il concetto di telaio storico, possono costituire il telaio analitico-progettuale per ridare forma e qualità urbanistica, ambientale e sociale alla città, divenendo elementi influenti per la riconfigurazione degli assetti frammentati e discontinui della città contemporanea. I “telai storici”, relazionandosi con quelli ecologico-ambientali e infrastrutturali, richiedono per la loro implementazione specifici strumenti operativi, capaci di abilitare processi multiattoriali, coinvolgenti diversi livelli istituzionali e patrimoniali, tenendo insieme un approccio generale strategico con un approccio di dettaglio per la valorizzazione delle singole componenti. A tal fine, si avanza la possibilità di ricorrere a strumenti non codificati (Masterplan), che divengano la cornice generale strategica e il riferimento per la regia operativa di operazioni puntuali di valorizzazione, in cui i patrimoni storici militari, contribuiscano a risignificare lo spazio - soprattutto quello della ‘città pubblica’ - entro cui si svolge la maggior parte delle attività sociali e nel quale si sedimenta la memoria collettiva.
Una strategia per il riuso e la valorizzazione delle strutture fortificate di Verona come telai storici per la rigenerazione della città contemporanea / Galuzzi, Paolo; Carollo, Roberto. - (2021), pp. 733-751. [10.30448/UNI.916.50825].
Una strategia per il riuso e la valorizzazione delle strutture fortificate di Verona come telai storici per la rigenerazione della città contemporanea
Paolo Galuzzi
;
2021
Abstract
Il sistema fortificato della città di Verona, costituito dalle permanenze di almeno cinque ‘corone’ fortificate, costituisce un elemento che caratterizza e conforma non solo la città storica veronese ma l’intero assetto urbano e paesaggistico della città. Un insieme complesso di strutture militari, di relazioni fisiche e immateriali che reclama nuove modalità di impiego, costituendo al contempo un prezioso palinsesto da riscattare nel progetto rigenerativo della città contemporanea. L’obiettivo è quello di conseguire un progetto urbanistico sistemico, capace di tenere insieme un disegno generale di prospettiva di valorizzazione territoriale, con azioni diffuse e puntuali di riuso. Riconoscendo tale palinsesto diffuso – per esempio le tracce resistenti del campo trincerato ottocentesco (1848-1866) – come telaio di un’azione di rigenerazione urbana e ambientale condotta a partire dal disvelamento di una geografia di segni e manufatti latente dentro la dispersione insediativa caotica recente. Le componenti fortificate, se lette sistematicamente attraverso il concetto di telaio storico, possono costituire il telaio analitico-progettuale per ridare forma e qualità urbanistica, ambientale e sociale alla città, divenendo elementi influenti per la riconfigurazione degli assetti frammentati e discontinui della città contemporanea. I “telai storici”, relazionandosi con quelli ecologico-ambientali e infrastrutturali, richiedono per la loro implementazione specifici strumenti operativi, capaci di abilitare processi multiattoriali, coinvolgenti diversi livelli istituzionali e patrimoniali, tenendo insieme un approccio generale strategico con un approccio di dettaglio per la valorizzazione delle singole componenti. A tal fine, si avanza la possibilità di ricorrere a strumenti non codificati (Masterplan), che divengano la cornice generale strategica e il riferimento per la regia operativa di operazioni puntuali di valorizzazione, in cui i patrimoni storici militari, contribuiscano a risignificare lo spazio - soprattutto quello della ‘città pubblica’ - entro cui si svolge la maggior parte delle attività sociali e nel quale si sedimenta la memoria collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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