L'articolo analizza su quali diversi livelli la strage avvenuta nel 1921 all'interno del teatro Diana di Milano, compiuta da alcuni isolati anarchici individualisti come forma di protesta contro l'ingiusta detenzione di Errico Malatesta, abbia acuito le tensioni del primo dopoguerra. Mostra poi come la mancata condanna dell'attentato da parte del neo-costituito Partito comunista d'Italia e il suo ambivalente rapporto con la violenza abbiano portato una parte consistente dell'opinione pubblica - moderata e "d'ordine", ma non necessariamente fascista - a proiettare le responsabilità politiche dell'attentato sull'intero spettro della sinistra rivoluzionaria.
Percorsi della violenza rivoluzionaria: dagli attentati di fine secolo alla strage del Diana / Papadia, Elena. - (2023), pp. 95-107.
Percorsi della violenza rivoluzionaria: dagli attentati di fine secolo alla strage del Diana
Elena Papadia
2023
Abstract
L'articolo analizza su quali diversi livelli la strage avvenuta nel 1921 all'interno del teatro Diana di Milano, compiuta da alcuni isolati anarchici individualisti come forma di protesta contro l'ingiusta detenzione di Errico Malatesta, abbia acuito le tensioni del primo dopoguerra. Mostra poi come la mancata condanna dell'attentato da parte del neo-costituito Partito comunista d'Italia e il suo ambivalente rapporto con la violenza abbiano portato una parte consistente dell'opinione pubblica - moderata e "d'ordine", ma non necessariamente fascista - a proiettare le responsabilità politiche dell'attentato sull'intero spettro della sinistra rivoluzionaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.