Nell’ambito del progetto di Terza Missione “I giardini di Adone al Quarticciolo” coordinato dalla prof.ssa Maria Letizia Accorsi è stata svolta un’esperienza mirata alla conoscenza del patrimonio architettonico e urbano attraverso il disegno dal vero. Le tre giornate dedicate a questa sperimentazione sono state rivolte, inizialmente, le prime due, ai cittadini romani di tutte le età entrati in contatto con la realtà urbana del quartiere e incuriositi da questa proposta, e successivamente, la terza giornata, agli studenti della facoltà di Architettura e di Ingegneria. L’obiettivo è stato quello di attivare un processo di consapevolezza degli spazi del quartiere per poterli riconoscere ed apprezzare suggerendone la primaria manutenzione e pensare alla loro valorizzazione. La forza del disegno partecipato è disegnare insieme, nello stesso posto, allo stesso momento, condividendo la luce e l’atmosfera del luogo che sono valori unici e irripetibili; questo processo condiviso aiuta a concentrarsi e suggerisce le idee per il futuro. Il sopralluogo che si svolge attraverso il disegno dal vero obbliga ad un coinvolgimento totale; è un’esperienza diretta personale potente mai trasferibile perché il dialogo avviene sempre tra il cittadino e i suoi spazi, spesso noti e familiari; una relazione duplice tra chi osserva e chi è osservato.
DISEGNARE PER CONOSCERE. LA BORGATA DEL QUARTICCIOLO A ROMA / Chiavoni, Emanuela; Diacodimitri, Alekos; Di Giorgio, Dalila; Florenzano, Giacomo; Rebecchini, Federico; Trivi, MARIA BELEN. - (2023), pp. 83-105.
DISEGNARE PER CONOSCERE. LA BORGATA DEL QUARTICCIOLO A ROMA
Emanuela Chiavoni;Alekos Diacodimitri;Federico Rebecchini;Maria Trivi
2023
Abstract
Nell’ambito del progetto di Terza Missione “I giardini di Adone al Quarticciolo” coordinato dalla prof.ssa Maria Letizia Accorsi è stata svolta un’esperienza mirata alla conoscenza del patrimonio architettonico e urbano attraverso il disegno dal vero. Le tre giornate dedicate a questa sperimentazione sono state rivolte, inizialmente, le prime due, ai cittadini romani di tutte le età entrati in contatto con la realtà urbana del quartiere e incuriositi da questa proposta, e successivamente, la terza giornata, agli studenti della facoltà di Architettura e di Ingegneria. L’obiettivo è stato quello di attivare un processo di consapevolezza degli spazi del quartiere per poterli riconoscere ed apprezzare suggerendone la primaria manutenzione e pensare alla loro valorizzazione. La forza del disegno partecipato è disegnare insieme, nello stesso posto, allo stesso momento, condividendo la luce e l’atmosfera del luogo che sono valori unici e irripetibili; questo processo condiviso aiuta a concentrarsi e suggerisce le idee per il futuro. Il sopralluogo che si svolge attraverso il disegno dal vero obbliga ad un coinvolgimento totale; è un’esperienza diretta personale potente mai trasferibile perché il dialogo avviene sempre tra il cittadino e i suoi spazi, spesso noti e familiari; una relazione duplice tra chi osserva e chi è osservato.File | Dimensione | Formato | |
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