Custom made significa fatto su misura, cioè secondo le esigenze e l’immaginario del committente. Anche se, per le discipline del progetto, il committente è un soggetto multiplo e non necessariamente materiale. La società, il luogo, lo stile di vita, la città, il paesaggio, la storia, la cultura, la felicità, …, sono il committente. In altri termini, il contesto (fisico/ sociale/economico/culturale) è il vero committente dei progetti che cambiano lo spazio in cui viviamo, ci muoviamo e stabiliamo relazioni. I progetti che sono qui esposti a dimostrazione di un metodo non valgono mai come segno in sé, ma come catalizzatori di un sistema di relazioni e di valori che nel contesto sono già presenti. In questo senso sono custom made. Sono dispositivi che tendono a definire hic et nunc il significato e la convenienza del cambiamento. Seguono paradigmi performativi, di condivisione sociale e di narrazione. Raccontano in una figura progettuale—necessariamente custom made—le potenzialità di un contesto che non ha tanto bisogno di nuovi segni quanto di un nuovo senso che renda esplicite tutte le qualità che emergono dall’investigazione, dallo scavo e dalla mise en valeur dell’esistente per generare nuova bellezza e felicità per chi lo abita. I nuovi paradigmi, il passaggio dal segno al senso e, appunto, il custom made sono per noi gli elementi concettuali che meglio stabiliscono il significato e il valore del progetto di architettura, di città, di paesaggio nell’era della rivoluzione informatica e della transizione ecologica. E lo rendono indispensabile.
Custom made. Senso e metodo nel progetto di architettura, città e paesaggio / Ricci, Mosè; Ferretti, Maddalena; Rossana, Lamanna; Elisabetta, Piccione; Luana, Prunesti; Massimo, Tiberi. - (2022), pp. 1-231.
Custom made. Senso e metodo nel progetto di architettura, città e paesaggio
Ricci Mosè;
2022
Abstract
Custom made significa fatto su misura, cioè secondo le esigenze e l’immaginario del committente. Anche se, per le discipline del progetto, il committente è un soggetto multiplo e non necessariamente materiale. La società, il luogo, lo stile di vita, la città, il paesaggio, la storia, la cultura, la felicità, …, sono il committente. In altri termini, il contesto (fisico/ sociale/economico/culturale) è il vero committente dei progetti che cambiano lo spazio in cui viviamo, ci muoviamo e stabiliamo relazioni. I progetti che sono qui esposti a dimostrazione di un metodo non valgono mai come segno in sé, ma come catalizzatori di un sistema di relazioni e di valori che nel contesto sono già presenti. In questo senso sono custom made. Sono dispositivi che tendono a definire hic et nunc il significato e la convenienza del cambiamento. Seguono paradigmi performativi, di condivisione sociale e di narrazione. Raccontano in una figura progettuale—necessariamente custom made—le potenzialità di un contesto che non ha tanto bisogno di nuovi segni quanto di un nuovo senso che renda esplicite tutte le qualità che emergono dall’investigazione, dallo scavo e dalla mise en valeur dell’esistente per generare nuova bellezza e felicità per chi lo abita. I nuovi paradigmi, il passaggio dal segno al senso e, appunto, il custom made sono per noi gli elementi concettuali che meglio stabiliscono il significato e il valore del progetto di architettura, di città, di paesaggio nell’era della rivoluzione informatica e della transizione ecologica. E lo rendono indispensabile.File | Dimensione | Formato | |
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