Il modello della «grammatica storica» di matrice comparativa, affermatosi come paradigma dominante nella linguistica dell’Ottocento, nell’affrontare il problema del mutamento linguistico aveva posto al centro della propria indagine la comparazione delle strutture grammaticali e la ricostruzione del loro divenire storico. Ricostruendo il succedersi dei fatti linguistici e ordinandoli in una cronologia che ne evidenziasse le differenze fra un punto di partenza e uno d’arrivo, essa poteva infatti giustificare il fenomeno della continuità fra lingue antiche e lingue moderne, tracciandone dunque la storia. Si trattava di un modo d’intendere la storia linguistica che, con l’emergere dei nuovi indirizzi della linguistica europea d’inizio Novecento, iniziò tuttavia a risultare inadeguato: giacché, facendo astrazione da quegli elementi di carattere culturale, sociale, politico e geografico che incidono sul divenire delle lingue, essa proponeva una considerazione bidimensionale del fatto linguistico, incapace di coglierne la concreta realtà storica. Veniva quindi affermandosi la necessità di una diversa considerazione della storia linguistica: di una prospettiva multifattoriale, fondata su di un ampliamento disciplinare che la riconducesse infine sul piano dei parlanti e delle loro vicende, cioè quella della «linguistica storica». Necessità che, complice l’influenza dello storicismo crociano, presto si fece largo nella riflessione linguistica italiana, trovando un’espressione esemplare nell’esperienza di Giacomo Devoto e Benvenuto Terracini. È ripercorrendo il loro pluriennale confronto, sovente menzionato (cfr. Varvaro, 1972; Sornicola, 2017, 2018) ma mai realmente approfondito nei momenti determinanti del suo svolgimento, che questo lavoro si propone di ricostruire in che modo i due linguisti hanno rispettivamente elaborato le proprie soluzioni al problema della storia linguistica, nel confronto diretto con il valore storicometodologico della «grammatica storica». Questo, al fine di valutare le rispettive concezioni di «linguistica storica», nei loro punti di contatto e nelle loro differenze, così come il loro impatto sulla storiografia linguistica italiana della seconda metà del secolo scorso.

“Grammatica storica” e “linguistica storica”: il problema della storia linguistica nel confronto fra Giacomo Devoto e Benvenuto Terracini / Maurizi, Marco. - (2023). (Intervento presentato al convegno Secondo Convegno Nazionale CISPELS. Grammatica e grammatiche tenutosi a Bologna; Italy).

“Grammatica storica” e “linguistica storica”: il problema della storia linguistica nel confronto fra Giacomo Devoto e Benvenuto Terracini

Marco Maurizi
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2023

Abstract

Il modello della «grammatica storica» di matrice comparativa, affermatosi come paradigma dominante nella linguistica dell’Ottocento, nell’affrontare il problema del mutamento linguistico aveva posto al centro della propria indagine la comparazione delle strutture grammaticali e la ricostruzione del loro divenire storico. Ricostruendo il succedersi dei fatti linguistici e ordinandoli in una cronologia che ne evidenziasse le differenze fra un punto di partenza e uno d’arrivo, essa poteva infatti giustificare il fenomeno della continuità fra lingue antiche e lingue moderne, tracciandone dunque la storia. Si trattava di un modo d’intendere la storia linguistica che, con l’emergere dei nuovi indirizzi della linguistica europea d’inizio Novecento, iniziò tuttavia a risultare inadeguato: giacché, facendo astrazione da quegli elementi di carattere culturale, sociale, politico e geografico che incidono sul divenire delle lingue, essa proponeva una considerazione bidimensionale del fatto linguistico, incapace di coglierne la concreta realtà storica. Veniva quindi affermandosi la necessità di una diversa considerazione della storia linguistica: di una prospettiva multifattoriale, fondata su di un ampliamento disciplinare che la riconducesse infine sul piano dei parlanti e delle loro vicende, cioè quella della «linguistica storica». Necessità che, complice l’influenza dello storicismo crociano, presto si fece largo nella riflessione linguistica italiana, trovando un’espressione esemplare nell’esperienza di Giacomo Devoto e Benvenuto Terracini. È ripercorrendo il loro pluriennale confronto, sovente menzionato (cfr. Varvaro, 1972; Sornicola, 2017, 2018) ma mai realmente approfondito nei momenti determinanti del suo svolgimento, che questo lavoro si propone di ricostruire in che modo i due linguisti hanno rispettivamente elaborato le proprie soluzioni al problema della storia linguistica, nel confronto diretto con il valore storicometodologico della «grammatica storica». Questo, al fine di valutare le rispettive concezioni di «linguistica storica», nei loro punti di contatto e nelle loro differenze, così come il loro impatto sulla storiografia linguistica italiana della seconda metà del secolo scorso.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1668662
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