Fin dall’Ottocento l’Africa è stata per la società italiana una immagine, una icona, i cui contorni si andavano definendo man mano che aumentava la conoscenza di quelle terre, la curiosità dell’opinione pubblica, il mito esotico ed avventuroso da esse generato. Proprio il cinema nelle sue diverse espressioni è stato identificato dagli studiosi alla fine del Novecento come un prisma capace di proiettare l’essenza del progetto coloniale e razziale europeo - quello che potremmo definire il “mito" dell’impero - in maniera esemplare non solo sul grande schermo, ad uso degli spettatori di un mercato cinematografico sempre più globalizzato, ma nella coscienza e nella mentalità della popolazione occidentale. La presente ricerca vuole prendere in esame il cinema di finzione italiano nel suo rapporto con l’idea coloniale dall’inizio del Novecento fino alla conclusione della presenza italiana in Africa nel 1960 valutandone l’evoluzione tematica ed iconica in parallelo ai cambiamenti che caratterizzarono la politica nel suo passaggio dalla stagione liberale a quella fascista fino a quella repubblicana, alla produzione a tema realizzata dalle principali potenze coloniali dell’epoca, alla storia dell’industria cinematografica nazionale e al suo rapporto con i diversi governi al potere, al contesto sociale di riferimento e al radicamento di una coscienza coloniale nella popolazione. Obiettivo ultimo è quello di utilizzare la fonte cinematografica come cartina di tornasole per cogliere gli aspetti qualificanti dell’immaginario coloniale che prese piede e si sviluppò nel corso del tempo nella società italiana.
Visioni d'Africa. Cinema, politica, immaginari / Zinni, Maurizio. - (2023), pp. 1-281.
Visioni d'Africa. Cinema, politica, immaginari
Maurizio Zinni
2023
Abstract
Fin dall’Ottocento l’Africa è stata per la società italiana una immagine, una icona, i cui contorni si andavano definendo man mano che aumentava la conoscenza di quelle terre, la curiosità dell’opinione pubblica, il mito esotico ed avventuroso da esse generato. Proprio il cinema nelle sue diverse espressioni è stato identificato dagli studiosi alla fine del Novecento come un prisma capace di proiettare l’essenza del progetto coloniale e razziale europeo - quello che potremmo definire il “mito" dell’impero - in maniera esemplare non solo sul grande schermo, ad uso degli spettatori di un mercato cinematografico sempre più globalizzato, ma nella coscienza e nella mentalità della popolazione occidentale. La presente ricerca vuole prendere in esame il cinema di finzione italiano nel suo rapporto con l’idea coloniale dall’inizio del Novecento fino alla conclusione della presenza italiana in Africa nel 1960 valutandone l’evoluzione tematica ed iconica in parallelo ai cambiamenti che caratterizzarono la politica nel suo passaggio dalla stagione liberale a quella fascista fino a quella repubblicana, alla produzione a tema realizzata dalle principali potenze coloniali dell’epoca, alla storia dell’industria cinematografica nazionale e al suo rapporto con i diversi governi al potere, al contesto sociale di riferimento e al radicamento di una coscienza coloniale nella popolazione. Obiettivo ultimo è quello di utilizzare la fonte cinematografica come cartina di tornasole per cogliere gli aspetti qualificanti dell’immaginario coloniale che prese piede e si sviluppò nel corso del tempo nella società italiana.| File | Dimensione | Formato | |
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