Tra allegoria e figura. Una considerazione su Walter Benjamin ed Erich Auerbach

Le ricerche concernenti l’allegoria in vista de Il dramma barocco tedesco del 1 sono condotte da Benjamin alla Preussische Staatsbibliothek di Berlino. Qui, dal 1 al 1, è impiegato come bibliotecario Erich Auerbach. Benjamin e Auerbach, nati entrambi nel 1 nel quartiere berlinese di Charlottenburg, entrambi da famiglie dell’alta borghesia ebraica, si conoscevano già dai primi anni Dieci. I due avevano già partecipato ai seminari di Ernst Troeltsch e collaborato a due numeri della rivista « Die Argonauten ». In un articolo per l’anniversario di Dante del 1, inoltre, Auerbach aveva citato implicitamente il saggio Destino e carattere di Benjamin. Alla Staatsbibliothek, dunque, il rapporto tra Auerbach e Benjamin si consolida in una buona amicizia che sarà testimoniata da sei lettere tra il settembre  e il gennaio , tracce di una corrispondenza « certamente più estesa e probabilmente distribuita nel tempo ». Durante i mesi di frequentazione in biblioteca, è probabile che Benjamin esponga all’amico le proprie idee riguardo l’allegoria e, successivamente, di certo Auerbach acquisterà una copia della prima edizione de Il dramma barocco tedesco. Sulla base di questi dati storici, la tesi che si intende sostenere è che la teoria dell’allegoria di Benjamin influenzi il concetto di figura di Auerbach.