Nel presente lavoro viene focalizzata l’attenzione sugli atti legislativi emanati dall’Unione Europea (Direttiva PIF e Regolamento EPPO) per tutelare gli interessi finanziari e combattere il fenomeno evasivo e sulle conseguenti leggi nazionali di recepimento, con l’obiettivo di valutare la capacità di queste misure di rispettare i diritti fondamentali dei singoli. Un sistema è “giusto” se è in grado di prevedere misure proporzionate alla gravità dei comportamenti dei contribuenti ed è orientato al rispetto del principio del ne bis in idem. Così come declinato nella giurisprudenza della Corte EDU e della Corte di Giustizia UE, il principio di proporzionalità è idoneo ad assicurare effettività alla tutela delle situazioni giuridiche soggettive di tipo tributario. I diritti e le garanzie del contribuente, sotto il profilo dei principi di colpevolezza e di proporzionalità, di eguaglianza e di ragionevolezza, di difesa e al giusto processo, sono affermati non soltanto nella Costituzione italiana ma, anche, nel diritto comunitario e nella Convenzione EDU ove, tra l’altro, per effetto della definizione autonoma e allargata di “pena”, si determina l’effetto di uniformare le garanzie fondamentali. Al fine di ricostruire il quadro complessivo tracciato dall’Unione Europea, l’elaborato dà, inoltre, conto anche del percorso volto alla creazione di uno spazio unico europeo dell’IVA, dal quale emerge l’esigenza preminente dell’Unione di presidiare il bilancio europeo.
La dialettica tra protezione degli interessi finanziari europei e tutela dei diritti fondamentali del contribuente. Il rispetto del principio di proporzionalità della reazione sanzionatoria / Borgia, Cesare. - (2022), pp. 103-118.
La dialettica tra protezione degli interessi finanziari europei e tutela dei diritti fondamentali del contribuente. Il rispetto del principio di proporzionalità della reazione sanzionatoria
Cesare Borgia
2022
Abstract
Nel presente lavoro viene focalizzata l’attenzione sugli atti legislativi emanati dall’Unione Europea (Direttiva PIF e Regolamento EPPO) per tutelare gli interessi finanziari e combattere il fenomeno evasivo e sulle conseguenti leggi nazionali di recepimento, con l’obiettivo di valutare la capacità di queste misure di rispettare i diritti fondamentali dei singoli. Un sistema è “giusto” se è in grado di prevedere misure proporzionate alla gravità dei comportamenti dei contribuenti ed è orientato al rispetto del principio del ne bis in idem. Così come declinato nella giurisprudenza della Corte EDU e della Corte di Giustizia UE, il principio di proporzionalità è idoneo ad assicurare effettività alla tutela delle situazioni giuridiche soggettive di tipo tributario. I diritti e le garanzie del contribuente, sotto il profilo dei principi di colpevolezza e di proporzionalità, di eguaglianza e di ragionevolezza, di difesa e al giusto processo, sono affermati non soltanto nella Costituzione italiana ma, anche, nel diritto comunitario e nella Convenzione EDU ove, tra l’altro, per effetto della definizione autonoma e allargata di “pena”, si determina l’effetto di uniformare le garanzie fondamentali. Al fine di ricostruire il quadro complessivo tracciato dall’Unione Europea, l’elaborato dà, inoltre, conto anche del percorso volto alla creazione di uno spazio unico europeo dell’IVA, dal quale emerge l’esigenza preminente dell’Unione di presidiare il bilancio europeo.File | Dimensione | Formato | |
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