L’abitato di Trino Vercellese-Ricodino, venuto alla luce con un sondaggio del 1991 diretto dal dott. Gambari in seguito ad alcune segnalazioni (SOMMO 1979; GAMBARI 1989), è stato attribuito in via preliminare a un momento intermedio tra la facies di Viverone e la fase finale della media età del Bronzo, per la presenza di forme ceramiche e motivi decorativi già diffusi in area nord-occidentale nelle fasi più antiche e altri invece peculiari del Bronzo Recente. Sembrerebbe, inoltre, allontanarsi dalla facies di Scamozzina per l’assenza di alcuni elementi tipici e avvicinarsi piuttosto all’ambito culturale del Piemonte meridionale e occidentale e della Liguria (GIOMI - TRAVERSONE 1998). Il quadro dell’Italia nord-occidentale nell’età del Bronzo è oggi aggiornato e meglio definito ed è possibile, pertanto, tentare un più preciso inquadramento cronologico e culturale di Trino, per il quale il dott. Gambari aveva anche presentato datazioni radiocarboniche (GAMBARI 2004). Si intende, a tal scopo, approfondire e integrare lo studio già avviato del repertorio ceramico e includere Trino in un’analisi crono-tipologica che comprenda anche contesti di recente pubblicazione con i quali si riconoscono ottimi confronti (come Momperone: Alla conquista dell’Appennino 2004; Viverone: RUBAT BOREL 2010; Castello di Annone: Castello di Annone 2014) e altri perlopiù inediti (come la necropoli di Alba e gli abitati di Solero e Sant’Albano Stura).
Nuove riflessioni sull’insediamento di Trino Vercellese (VC) nel quadro della media età del Bronzo in Italia nord-occidentale / Paniccia, Costanza. - (2022). (Intervento presentato al convegno Convegno Scientifico Internazionale nel ricordo di Filippo Maria Gambari a due anni dalla sua scomparsa “Connessioni. Oggetti, saperi, parole, culture e civiltà” tenutosi a Roma).
Nuove riflessioni sull’insediamento di Trino Vercellese (VC) nel quadro della media età del Bronzo in Italia nord-occidentale
Costanza Paniccia
2022
Abstract
L’abitato di Trino Vercellese-Ricodino, venuto alla luce con un sondaggio del 1991 diretto dal dott. Gambari in seguito ad alcune segnalazioni (SOMMO 1979; GAMBARI 1989), è stato attribuito in via preliminare a un momento intermedio tra la facies di Viverone e la fase finale della media età del Bronzo, per la presenza di forme ceramiche e motivi decorativi già diffusi in area nord-occidentale nelle fasi più antiche e altri invece peculiari del Bronzo Recente. Sembrerebbe, inoltre, allontanarsi dalla facies di Scamozzina per l’assenza di alcuni elementi tipici e avvicinarsi piuttosto all’ambito culturale del Piemonte meridionale e occidentale e della Liguria (GIOMI - TRAVERSONE 1998). Il quadro dell’Italia nord-occidentale nell’età del Bronzo è oggi aggiornato e meglio definito ed è possibile, pertanto, tentare un più preciso inquadramento cronologico e culturale di Trino, per il quale il dott. Gambari aveva anche presentato datazioni radiocarboniche (GAMBARI 2004). Si intende, a tal scopo, approfondire e integrare lo studio già avviato del repertorio ceramico e includere Trino in un’analisi crono-tipologica che comprenda anche contesti di recente pubblicazione con i quali si riconoscono ottimi confronti (come Momperone: Alla conquista dell’Appennino 2004; Viverone: RUBAT BOREL 2010; Castello di Annone: Castello di Annone 2014) e altri perlopiù inediti (come la necropoli di Alba e gli abitati di Solero e Sant’Albano Stura).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.