Nel corso del 2010, grazie a finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si sono concluse le operazioni di restauro dei reperti e le analisi paleoantropologiche (VENTURINO GAMBARI et al. 2011) sui resti cremati delle tombe individuate nel corso degli scavi archeologici svoltisi tra il 1991 e il 2007 nell’area in sponda destra del Tanaro compresa tra corso Piave e via Terzolo, che hanno indagato in modo esaustivo la vasta necropoli a cremazione dell’età del Bronzo medio-recente di cui fino ad oggi sono state pubblicate solo brevi segnalazioni o singole sepolture (Navigatori e contadini 1995, pp. 93-103, 209-218; Gambari 2004; Venturino & Gambari 2006, p. 36; 2007; Venturino et al., 2008). Il numero minimo di sepolture, stimato sulla base dei cinerari rinvenuti, è 88, ma si ipotizza un totale di 110 tombe, in parte già violate in antico, in parte compromesse da arature di età storica o da eventi post-deposizionali di varia natura. Mentre si sta completando l’analisi delle cd. “terre di rogo”, grazie al riordino sistematico della documentazione (dati di scavo, analisi geologiche e micromorfologiche in sezione sottile, schede di restauro, analisi paleoantropologiche etc.) e allo studio archeologico dei reperti, avviato nell’ambito di una tesi magistrale in collaborazione con Sapienza - Università di Roma, disponiamo ora di tutti i dati per un􀇯analisi complessiva del sepolcreto sul piano cronologico-culturale in vista della pubblicazione della monografia su questo sepolcreto, di certo tra i più importanti tra quelli coevi in Italia nord-occidentale. Nella comunicazione si intende dare un quadro di estrema sintesi delle principali caratteristiche del sepolcreto, dalla topografia alle caratteristiche delle sepolture, dai rituali funerari alla composizione dei corredi, dalle tipologie ceramiche e vascolari agli elementi di pregio (perline in vetro e ambra, stagno) presenti in alcuni corredi nel quadro delle necropoli coeve dell’Italia settentrionale.

La necropoli ad incinerazione dell’età del Bronzo di Alba (CN) / Paniccia, Costanza. - (2018). (Intervento presentato al convegno Preistoria e Protostoria della Liguria, LIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Genova, 16-20 ottobre 2018 tenutosi a Genova).

La necropoli ad incinerazione dell’età del Bronzo di Alba (CN)

Costanza Paniccia
2018

Abstract

Nel corso del 2010, grazie a finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si sono concluse le operazioni di restauro dei reperti e le analisi paleoantropologiche (VENTURINO GAMBARI et al. 2011) sui resti cremati delle tombe individuate nel corso degli scavi archeologici svoltisi tra il 1991 e il 2007 nell’area in sponda destra del Tanaro compresa tra corso Piave e via Terzolo, che hanno indagato in modo esaustivo la vasta necropoli a cremazione dell’età del Bronzo medio-recente di cui fino ad oggi sono state pubblicate solo brevi segnalazioni o singole sepolture (Navigatori e contadini 1995, pp. 93-103, 209-218; Gambari 2004; Venturino & Gambari 2006, p. 36; 2007; Venturino et al., 2008). Il numero minimo di sepolture, stimato sulla base dei cinerari rinvenuti, è 88, ma si ipotizza un totale di 110 tombe, in parte già violate in antico, in parte compromesse da arature di età storica o da eventi post-deposizionali di varia natura. Mentre si sta completando l’analisi delle cd. “terre di rogo”, grazie al riordino sistematico della documentazione (dati di scavo, analisi geologiche e micromorfologiche in sezione sottile, schede di restauro, analisi paleoantropologiche etc.) e allo studio archeologico dei reperti, avviato nell’ambito di una tesi magistrale in collaborazione con Sapienza - Università di Roma, disponiamo ora di tutti i dati per un􀇯analisi complessiva del sepolcreto sul piano cronologico-culturale in vista della pubblicazione della monografia su questo sepolcreto, di certo tra i più importanti tra quelli coevi in Italia nord-occidentale. Nella comunicazione si intende dare un quadro di estrema sintesi delle principali caratteristiche del sepolcreto, dalla topografia alle caratteristiche delle sepolture, dai rituali funerari alla composizione dei corredi, dalle tipologie ceramiche e vascolari agli elementi di pregio (perline in vetro e ambra, stagno) presenti in alcuni corredi nel quadro delle necropoli coeve dell’Italia settentrionale.
2018
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