Nuova introduzione (riedizione 2023)

Re-edition, with a new introduction by the curator, of a book published in 1997, born from the interest of students and teachers of the History of Popular Traditions course of the then “La Sapienza” University of Rome, Culture of the gesture and culture of the word addresses an anthropological journey into the "world of the deaf". While research on sign languages is gaining ground, the focus of the volume remains of current interest: reflecting on the practices and representations that characterize the claims of identity and the right to language and communication by deaf communities. With a look at the research that places the body at the center as a crossroads of meanings and power relations, the various essays proposed explore in detail how the transition of the social representation of disability from deficit to culture-generating resource occurs - or does not occur, with its values, its places of aggregation and its relations of hegemony and subalternity. A reflection on other ways of seeing oneself and the world through the experience of deafness.

Riedizione, con nuova introduzione del curatore, di un libro pubblicato nel 1997, nato dall’interesse di studenti e docenti dell’insegnamento di Storia delle tradizioni popolari dell’allora Università “La Sapienza” di Roma, Cultura del gesto e cultura della parola affronta un viaggio antropologico nel “mondo dei sordi”. Mentre si vanno affermando le ricerche sulle lingue dei segni, il focus del volume resta di interesse attuale: riflettere sulle pratiche e sulle rappresentazioni che caratterizzano le rivendicazioni di identità e il diritto alla lingua e alla comunicazione da parte delle comunità sorde. Con uno sguardo alle ricerche che pongono al centro il corpo come crocevia di significati e rapporti di potere, i diversi saggi proposti approfondiscono in che modo avvenga – o non avvenga – il passaggio della rappresentazione sociale della disabilità da deficit a risorsa generatrice di cultura, con i suoi valori, i suoi luoghi di aggregazione e le sue relazioni di egemonia e subalternità. Una riflessione su altri modi di vedere sé stessi e il mondo attraverso l’esperienza della sordità.