The San Michele tower stands isolated near the mouth of the Tiber, near the fifteenth-century fortress of Ostia. It represents a significant territorial emergency in the Parco del Litorale Romano. The building was built between 1567 and 1569 by Pius V (1566-1572) with the aim to protect the river transports from pirate attacks. Constructions took place after Ostia's fortress and tower of Boacciana's loss of defensive potential (14th-15th century) due to the flood of the Tiber in 1557. The San Michele tower is composed by the superposition of two octagonal volumes of solid bricks, separated by travertine frames. The plant is articulated by vaulted rooms around the central well, in which are visible the openings for lighting and ventilation of the interior spaces. The elevations corresponding to the faces of the octagon have a facing of bricks with decorative elements in travertine and marble. The project is attributed to Michelangelo, even if the realization of the building itself is entrusted to the direction of Nanni di Baccio Bigio. Fort San Michele today retains many of the original typological-functional, constructive and material characteristics, despite the nineteenth-century (1829-1880) and twentieth-century's (1905-1943) transformations and the restorations of 1995-1999. From the reconstruction of the architectural events of the San Michele tower in Ostia, on the basis of bibliographic and documentary sources and the survey, the essay underlines the importance of a correct understanding of the architectural work and its environment to address the conservation project. Only through a cognitive path is it possible to define with historical-critical awareness the areas and operating methods of the restoration and to evaluate the correct design solutions, which have been analyzed in the text.

La torre San Michele sorge isolata in prossimità della foce del Tevere, vicino alla quattrocentesca rocca di Ostia e costituisce una significativa emergenza territoriale nel Parco del Litorale Romano. L’edificio è costruito tra il 1567 e il 1569 da Pio V (1566-1572) per proteggere i trasporti lungo il fiume dalle aggressioni piratesche dal mare, dopo l’arretramento e la perdita di potenzialità difensiva della fortezza di Ostia e del torrione di Boacciana (XIV-XV secolo) a causa dell’inondazione del Tevere del 1557. Il torrione San Michele è costituito dalla sovrapposizione di due volumi ottagonali di mattoni pieni, separati da cornici di travertino. La pianta è articolata da ambienti voltati attorno il pozzo centrale, in cui si aprono le aperture per l’illuminazione e la ventilazione degli spazi interni. I prospetti corrispondenti alle facce dell’ottagono, presentano un paramento di laterizi con elementi decorativi in travertino e marmo. Il progetto è attribuito a Michelangelo, anche se la realizzazione della è affidata alla direzione di Nanni di Baccio Bigio. Il forte San Michele conserva oggi molte delle caratteristiche tipologico-funzionali, costruttive e materiali originarie, nonostante le trasformazioni ottocentesche (1829-1880), novecentesche (1905-1943) e i restauri del 1995-1999. Dalla ricostruzione delle vicende architettoniche della torre San Michele a Ostia, sulla base delle fonti bibliografiche e documentarie e del rilievo, il saggio sottolinea l’importanza della corretta comprensione dell’opera architettonica e del suo ambiente per affrontare il progetto conservativo. Solo attraverso un percorso conoscitivo è possibile definire con consapevolezza storico-critica gli ambiti e le modalità operative del restauro e vagliare le corrette soluzioni progettuali, che sono state analizzate nel testo.

La Torre San Michele a Ostia. Dalla restituzione delle trasformazioni all'ipotesi di un progetto di restauro / DAL MAS, Roberta Maria. - (2022), pp. 201-237.

La Torre San Michele a Ostia. Dalla restituzione delle trasformazioni all'ipotesi di un progetto di restauro

Dal Mas Roberta Maria
Primo
2022

Abstract

The San Michele tower stands isolated near the mouth of the Tiber, near the fifteenth-century fortress of Ostia. It represents a significant territorial emergency in the Parco del Litorale Romano. The building was built between 1567 and 1569 by Pius V (1566-1572) with the aim to protect the river transports from pirate attacks. Constructions took place after Ostia's fortress and tower of Boacciana's loss of defensive potential (14th-15th century) due to the flood of the Tiber in 1557. The San Michele tower is composed by the superposition of two octagonal volumes of solid bricks, separated by travertine frames. The plant is articulated by vaulted rooms around the central well, in which are visible the openings for lighting and ventilation of the interior spaces. The elevations corresponding to the faces of the octagon have a facing of bricks with decorative elements in travertine and marble. The project is attributed to Michelangelo, even if the realization of the building itself is entrusted to the direction of Nanni di Baccio Bigio. Fort San Michele today retains many of the original typological-functional, constructive and material characteristics, despite the nineteenth-century (1829-1880) and twentieth-century's (1905-1943) transformations and the restorations of 1995-1999. From the reconstruction of the architectural events of the San Michele tower in Ostia, on the basis of bibliographic and documentary sources and the survey, the essay underlines the importance of a correct understanding of the architectural work and its environment to address the conservation project. Only through a cognitive path is it possible to define with historical-critical awareness the areas and operating methods of the restoration and to evaluate the correct design solutions, which have been analyzed in the text.
2022
Materiali, territorio e cantiere nell'Italia centrale medievale e moderna
978-88-5491-319-6
La torre San Michele sorge isolata in prossimità della foce del Tevere, vicino alla quattrocentesca rocca di Ostia e costituisce una significativa emergenza territoriale nel Parco del Litorale Romano. L’edificio è costruito tra il 1567 e il 1569 da Pio V (1566-1572) per proteggere i trasporti lungo il fiume dalle aggressioni piratesche dal mare, dopo l’arretramento e la perdita di potenzialità difensiva della fortezza di Ostia e del torrione di Boacciana (XIV-XV secolo) a causa dell’inondazione del Tevere del 1557. Il torrione San Michele è costituito dalla sovrapposizione di due volumi ottagonali di mattoni pieni, separati da cornici di travertino. La pianta è articolata da ambienti voltati attorno il pozzo centrale, in cui si aprono le aperture per l’illuminazione e la ventilazione degli spazi interni. I prospetti corrispondenti alle facce dell’ottagono, presentano un paramento di laterizi con elementi decorativi in travertino e marmo. Il progetto è attribuito a Michelangelo, anche se la realizzazione della è affidata alla direzione di Nanni di Baccio Bigio. Il forte San Michele conserva oggi molte delle caratteristiche tipologico-funzionali, costruttive e materiali originarie, nonostante le trasformazioni ottocentesche (1829-1880), novecentesche (1905-1943) e i restauri del 1995-1999. Dalla ricostruzione delle vicende architettoniche della torre San Michele a Ostia, sulla base delle fonti bibliografiche e documentarie e del rilievo, il saggio sottolinea l’importanza della corretta comprensione dell’opera architettonica e del suo ambiente per affrontare il progetto conservativo. Solo attraverso un percorso conoscitivo è possibile definire con consapevolezza storico-critica gli ambiti e le modalità operative del restauro e vagliare le corrette soluzioni progettuali, che sono state analizzate nel testo.
Torre San Michele, Ostia, Restauro, Parco Litorale Romano
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La Torre San Michele a Ostia. Dalla restituzione delle trasformazioni all'ipotesi di un progetto di restauro / DAL MAS, Roberta Maria. - (2022), pp. 201-237.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1665428
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