Capri-Semaforo Terzo paesaggio

Gilles Clément ha definito "Terzo paesaggio" i luoghi abbandonati, gli spazi dismessi, quelli interclusi e inospitali, accomunati dall'assenza di ogni attività umana e che, tuttavia, proprio grazie a questa condizione, costituiscono delle riserve per la conservazione della diversità biologica. Non spazi passivi o del "disimpegno" per il venir meno di una loro gestione, ma aree attive per il riequilibrio ambientale, da includere nei piani urbanistici come necessari ambiti di salvaguardia naturale, contrapposti all'edificazione estensiva del territorio. Una ricchezza, dunque, non sottomessa al potere dell'economia di mercato, ma proiettata verso un riequilibrio ambientale, attraverso il rinnovato ascolto delle leggi della natura.