Il volume esamina il ruolo ed il significato della pace privata nell'ambito della giustizia penale di antico regime dal punto di vista della dottrina giuridica, prendendo le mosse dal trattato dedicato alla materia da Sebastiano Guazzini, giurista attivo a Roma tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Le paci private, ossia gli accordi stipulati tra due parti per porre fine ad una situazione di inimicizia, considerate in passato residuo di una giustizia comunitaria, continuarono ad essere ampiamente utilizzate anche in età moderna e rappresentarono l’altra faccia di un sistema giudiziario repressivo, nel quale erano a pieno titolo inserite, al pari di altre modalità di regolazione delle controversie, quali tregue e cauzioni di non offendere. Nell’ambito della giustizia pubblica le paci private non erano dirette solo a minimizzare le conseguenze negative di un processo o di una condanna per le parti in causa, ma soprattutto ad eliminare l’insorgere ed il protrarsi di faide e vendette al fine di mantenere la quiete pubblica. Il volume, inoltre, indaga la vita e l’opera di Sebastiano Guazzini, criminalista autore di trattati che ebbero ampia diffusione, anche al di fuori dei confini italiani, fino a tutto il XVIII secolo.
Pactum finis discordiae : la pace privata nel trattato di Sebastiano Guazzini (1610) / Sigismondi, Francesca Laura. - (2022), pp. 1-212.
Pactum finis discordiae : la pace privata nel trattato di Sebastiano Guazzini (1610)
Sigismondi Francesca Laura
2022
Abstract
Il volume esamina il ruolo ed il significato della pace privata nell'ambito della giustizia penale di antico regime dal punto di vista della dottrina giuridica, prendendo le mosse dal trattato dedicato alla materia da Sebastiano Guazzini, giurista attivo a Roma tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Le paci private, ossia gli accordi stipulati tra due parti per porre fine ad una situazione di inimicizia, considerate in passato residuo di una giustizia comunitaria, continuarono ad essere ampiamente utilizzate anche in età moderna e rappresentarono l’altra faccia di un sistema giudiziario repressivo, nel quale erano a pieno titolo inserite, al pari di altre modalità di regolazione delle controversie, quali tregue e cauzioni di non offendere. Nell’ambito della giustizia pubblica le paci private non erano dirette solo a minimizzare le conseguenze negative di un processo o di una condanna per le parti in causa, ma soprattutto ad eliminare l’insorgere ed il protrarsi di faide e vendette al fine di mantenere la quiete pubblica. Il volume, inoltre, indaga la vita e l’opera di Sebastiano Guazzini, criminalista autore di trattati che ebbero ampia diffusione, anche al di fuori dei confini italiani, fino a tutto il XVIII secolo.File | Dimensione | Formato | |
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