La gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, che dal singolo monumento si e’ ampliato per comprendere il contesto e il paesaggio, richiede adeguati strumenti di indagine. In questo quadro, la ricerca sulle fondazioni benedettine nelle Marche, condotta dall’Unita’ di Ricerca dell’Universita’ di Camerino (responsabile locale prof.ssa Maria Luisa Neri) all’interno della ricerca interuniversitaria MIUR PRIN COFIN “Itinerari storico artistici per le fondazioni benedettine dopo la riforma cluniacense”, coordinatore nazionale prof. A. Gambardella , ricorrendo alle tecnologie informatiche e facendo interagire metodi e competenze disciplinari diverse – la storia e il disegno – si e’ posta l’obiettivo di realizzare un sistema informativo geografico, strumento utile al governo del territorio dove l’accesso ai dati e’ possibile secondo percorsi flessibili e in relazione alle esigenze di utenti differenziati. La pluralita’ disciplinare dei componenti il gruppo di studio e’ stata l’occasione per l’approfondimento delle interazioni tra diverse forme della conoscenza e della relativa comunicazione, dell’interlocuzione tra testi e immagini, attraverso la costruzione di una rete di associazioni creative tra parole e figure. L’informatica e’ cosi’ divenuto il luogo privilegiato in cui sperimentare tali relazioni per costruire l’integrazione dei diversi saperi e, soprattutto, delle loro diverse forme - linguaggi e codici - , in particolare verificando le opportunita’ dei sistemi informativi geografici per la rappresentazione della storia. -- Nello specifico il saggio affronta tali tematiche da un punto di vista critico generale, ricollocando il ricorso alle tecnologie informatiche nel quadro più ampio dell’aspirazione alla costruzione di un sapere che possa accogliere sia il pensiero scientifico, fondato sul metodo ipotetico-deduttivo, e sia quello estetico-creativo, fondato sulla metafora, sulla somiglianza. Le modalita’ conoscitive offerte dalle tecnologie informatiche sono infatti di certo analoghe al modello illuminista esemplificato dall’Enciclope’die, dove e’ la struttura stessa, ovvero la giustapposizione di migliaia di voci intenzionalmente eterogenee, a costituirsi quale nuova possibile conoscenza. Modello che affonda le sue radici nel pensiero di Leibniz, nel suo progetto per la definizione di una logica universalmente valida che potesse consentire di attraversare in differenti modi l’insieme delle conoscenze, di individuare percorsi più che materie: un linguaggio logico con cui fosse possibile ‘pensare’ senza ‘sapere’, un nuovo apparato di calcolo per trovare pensieri. Ancora oggi questa strada appare percorribile. L’antinomia esistente tra la complessita’ di un fenomeno e le possibilita’ della sua descrizione sembra poter essere risolta attraverso il ricorso all’informatica, intesa come possibilita’ di costruire diverse modalita’ di accesso alle informazioni attraverso la predisposizione di una rete i cui nodi, continuamente rimandando gli uni agli altri, accolgano i diversi saperi, le voci dell’Enciclope’die, in una organizzazione flessibile e multipla. L’immagine finale, cui ha teso la ricerca, e’ stata quella della costruzione di un Atlante storico-geografico articolato in mappe, itinerari e archivio catalografico, finalizzato alla formulazione di più letture critiche e diacroniche del paesaggio storico marchigiano per la comprensione dei valori delle permanenze del sistema abbaziale ancora caratterizzanti il paesaggio contemporaneo. Un Atlante come struttura conoscitiva e documentaria aperta, organizzata per sezioni scalari a loro volta in relazione ai principali eventi che hanno definito la storia della regione o delle singole abbazie: dalla grande scala degli elementi di definizione geografica e paesaggistica dei luoghi, alla scala media degli elementi di definizione morfologica e tipologica dei complessi abbaziali marchigiani, fino alla piccola scala dell’architettura della singola chiesa abbaziale.

L’informatica e il pensiero cieco. Nuovi apparati per la rappresentazione della storia / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2007), pp. 77-104.

L’informatica e il pensiero cieco. Nuovi apparati per la rappresentazione della storia

IPPOLITI, ELENA
2007

Abstract

La gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, che dal singolo monumento si e’ ampliato per comprendere il contesto e il paesaggio, richiede adeguati strumenti di indagine. In questo quadro, la ricerca sulle fondazioni benedettine nelle Marche, condotta dall’Unita’ di Ricerca dell’Universita’ di Camerino (responsabile locale prof.ssa Maria Luisa Neri) all’interno della ricerca interuniversitaria MIUR PRIN COFIN “Itinerari storico artistici per le fondazioni benedettine dopo la riforma cluniacense”, coordinatore nazionale prof. A. Gambardella , ricorrendo alle tecnologie informatiche e facendo interagire metodi e competenze disciplinari diverse – la storia e il disegno – si e’ posta l’obiettivo di realizzare un sistema informativo geografico, strumento utile al governo del territorio dove l’accesso ai dati e’ possibile secondo percorsi flessibili e in relazione alle esigenze di utenti differenziati. La pluralita’ disciplinare dei componenti il gruppo di studio e’ stata l’occasione per l’approfondimento delle interazioni tra diverse forme della conoscenza e della relativa comunicazione, dell’interlocuzione tra testi e immagini, attraverso la costruzione di una rete di associazioni creative tra parole e figure. L’informatica e’ cosi’ divenuto il luogo privilegiato in cui sperimentare tali relazioni per costruire l’integrazione dei diversi saperi e, soprattutto, delle loro diverse forme - linguaggi e codici - , in particolare verificando le opportunita’ dei sistemi informativi geografici per la rappresentazione della storia. -- Nello specifico il saggio affronta tali tematiche da un punto di vista critico generale, ricollocando il ricorso alle tecnologie informatiche nel quadro più ampio dell’aspirazione alla costruzione di un sapere che possa accogliere sia il pensiero scientifico, fondato sul metodo ipotetico-deduttivo, e sia quello estetico-creativo, fondato sulla metafora, sulla somiglianza. Le modalita’ conoscitive offerte dalle tecnologie informatiche sono infatti di certo analoghe al modello illuminista esemplificato dall’Enciclope’die, dove e’ la struttura stessa, ovvero la giustapposizione di migliaia di voci intenzionalmente eterogenee, a costituirsi quale nuova possibile conoscenza. Modello che affonda le sue radici nel pensiero di Leibniz, nel suo progetto per la definizione di una logica universalmente valida che potesse consentire di attraversare in differenti modi l’insieme delle conoscenze, di individuare percorsi più che materie: un linguaggio logico con cui fosse possibile ‘pensare’ senza ‘sapere’, un nuovo apparato di calcolo per trovare pensieri. Ancora oggi questa strada appare percorribile. L’antinomia esistente tra la complessita’ di un fenomeno e le possibilita’ della sua descrizione sembra poter essere risolta attraverso il ricorso all’informatica, intesa come possibilita’ di costruire diverse modalita’ di accesso alle informazioni attraverso la predisposizione di una rete i cui nodi, continuamente rimandando gli uni agli altri, accolgano i diversi saperi, le voci dell’Enciclope’die, in una organizzazione flessibile e multipla. L’immagine finale, cui ha teso la ricerca, e’ stata quella della costruzione di un Atlante storico-geografico articolato in mappe, itinerari e archivio catalografico, finalizzato alla formulazione di più letture critiche e diacroniche del paesaggio storico marchigiano per la comprensione dei valori delle permanenze del sistema abbaziale ancora caratterizzanti il paesaggio contemporaneo. Un Atlante come struttura conoscitiva e documentaria aperta, organizzata per sezioni scalari a loro volta in relazione ai principali eventi che hanno definito la storia della regione o delle singole abbazie: dalla grande scala degli elementi di definizione geografica e paesaggistica dei luoghi, alla scala media degli elementi di definizione morfologica e tipologica dei complessi abbaziali marchigiani, fino alla piccola scala dell’architettura della singola chiesa abbaziale.
2007
Atlante storico-geografico delle fondazioni benedettine delle Marche dopo la riforma cluniacense
9788849508536
fondazioni benedettine nelle Marche; rappresentazione del paesaggio; GIS
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L’informatica e il pensiero cieco. Nuovi apparati per la rappresentazione della storia / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2007), pp. 77-104.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/166422
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