Questo numero dei Quaderni del CSCI vuole avanzare una ricognizione sul rapporto tra la politica e la sfera dell’audiovisivo, così come della cultura visuale, del nostro paese ponendo particolare attenzione al nuovo millennio. La scelta di focalizzarsi sugli ultimi vent’anni muove, da un lato, dalla necessità di intercettare gli esiti nazionali di una serie di eventi cruciali che hanno profondamente mutato l’immaginario della politica a livello globale (l’attentato terroristico dell’11 settembre 2001, le manifestazioni dell’anti-G8 di Genova, la larga diffusione dei social network, la crisi economica del 2008, la nascita di movimenti come #metoo e Black Lives Matter, fino ad arrivare alla pandemia da Covid- 19); dall’altro, dalla consapevolezza che il nuovo panorama della politica nazionale necessiti di un rinnovamento delle categorie interpretative (si pensi soltanto alla crisi del bipolarismo e al passaggio dalla Seconda alla Terza Repubblica, al post-berlusconismo e alla nascita del Movimento 5 stelle, così come alla lunga fase di instabilità che attualmente caratterizza il nostro sistema politico). Tutto questo ha portato negli ultimi vent’anni all’emersione di movimenti populisti e all’affermazione di una retorica dell’anti- politica che, fornendo una precisa impronta all’indirizzo locale e internazionale del nostro paese, non ha soltanto mutato il modo in cui la politica pensa le immagini, ma anche il modo in cui le immagini pensano la politica.
Politica e antipolitica. Cinema, televisione e cultura visuale nell'Italia del nuovo millennio / Cantore, Francesca; Garofalo, Damiano; Uva, Christian. - In: QUADERNI DEL CSCI. - ISSN 1885-1975. - (2021).
Politica e antipolitica. Cinema, televisione e cultura visuale nell'Italia del nuovo millennio
Francesca Cantore
;Damiano Garofalo
;
2021
Abstract
Questo numero dei Quaderni del CSCI vuole avanzare una ricognizione sul rapporto tra la politica e la sfera dell’audiovisivo, così come della cultura visuale, del nostro paese ponendo particolare attenzione al nuovo millennio. La scelta di focalizzarsi sugli ultimi vent’anni muove, da un lato, dalla necessità di intercettare gli esiti nazionali di una serie di eventi cruciali che hanno profondamente mutato l’immaginario della politica a livello globale (l’attentato terroristico dell’11 settembre 2001, le manifestazioni dell’anti-G8 di Genova, la larga diffusione dei social network, la crisi economica del 2008, la nascita di movimenti come #metoo e Black Lives Matter, fino ad arrivare alla pandemia da Covid- 19); dall’altro, dalla consapevolezza che il nuovo panorama della politica nazionale necessiti di un rinnovamento delle categorie interpretative (si pensi soltanto alla crisi del bipolarismo e al passaggio dalla Seconda alla Terza Repubblica, al post-berlusconismo e alla nascita del Movimento 5 stelle, così come alla lunga fase di instabilità che attualmente caratterizza il nostro sistema politico). Tutto questo ha portato negli ultimi vent’anni all’emersione di movimenti populisti e all’affermazione di una retorica dell’anti- politica che, fornendo una precisa impronta all’indirizzo locale e internazionale del nostro paese, non ha soltanto mutato il modo in cui la politica pensa le immagini, ma anche il modo in cui le immagini pensano la politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.