Il saggio propone un'analisi delle origini del fenomeno della cronaca giudiziaria, fatta generalmente risalire alla pubblicità dei dibattimenti, esito ultimo dell'Illuminismo giuridico, e all’emergere del moderno sistema di informazione di massa, e quindi non prima della seconda metà dell’Ottocento. Non si è trattato tuttavia di un’apparizione improvvisa e sono proprio le sue origini più remote, le sue possibili ascendenze da forme e pratiche culturali più antiche a porre una serie di questioni anlizzzate sul lungo periodo: quando e per quali ragioni il concreto esercizio della giustizia penale e cioè il modo attraverso il quale la società ha individuato, perseguito e punito i delitti, è diventato uno specifico oggetto d’informazione? E in quale misura e sulla base di quali modelli culturali l’antica figura del criminale ne è uscita modificata e trasfigurata? Tra XVI e XIX secolo, attraverso la produzione, non soltanto nell'area italiana, di un'ampia serie di scritti in ambito giornalistico, saggistico, medico e letterario, prende forma non soltanto un nuovo genere letterario e politico ma anche quel lento processo di acculturazione giudiziaria che sfiora strati sempre più ampi della società. Si tratta di due fenomeni distinti e al tempo stesso strettamente correlati che vengono collocati, in un quadro comparativo, tenendo conto della complessa articolazione sociale, politica e culturale della società italiana tra antico regime ed età contemporanea.
Il criminale processato. Alle origini della cronaca giudiziaria / Roscioni, Lisa. - (2016), pp. 267-289.
Il criminale processato. Alle origini della cronaca giudiziaria
LIsa Roscioni
2016
Abstract
Il saggio propone un'analisi delle origini del fenomeno della cronaca giudiziaria, fatta generalmente risalire alla pubblicità dei dibattimenti, esito ultimo dell'Illuminismo giuridico, e all’emergere del moderno sistema di informazione di massa, e quindi non prima della seconda metà dell’Ottocento. Non si è trattato tuttavia di un’apparizione improvvisa e sono proprio le sue origini più remote, le sue possibili ascendenze da forme e pratiche culturali più antiche a porre una serie di questioni anlizzzate sul lungo periodo: quando e per quali ragioni il concreto esercizio della giustizia penale e cioè il modo attraverso il quale la società ha individuato, perseguito e punito i delitti, è diventato uno specifico oggetto d’informazione? E in quale misura e sulla base di quali modelli culturali l’antica figura del criminale ne è uscita modificata e trasfigurata? Tra XVI e XIX secolo, attraverso la produzione, non soltanto nell'area italiana, di un'ampia serie di scritti in ambito giornalistico, saggistico, medico e letterario, prende forma non soltanto un nuovo genere letterario e politico ma anche quel lento processo di acculturazione giudiziaria che sfiora strati sempre più ampi della società. Si tratta di due fenomeni distinti e al tempo stesso strettamente correlati che vengono collocati, in un quadro comparativo, tenendo conto della complessa articolazione sociale, politica e culturale della società italiana tra antico regime ed età contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Roscioni_Criminale-processato_2016.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
6.57 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.57 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.