Il saggio si propone di analizzare l'evoluzione della raffigurazione giudiziaria del volto, e cioè la storia di come, con quali finalità, attraverso quali tecniche e con quali effetti è stato rappresentato, tra Sei e Ottocento, il volto di chi violava la legge. Una storia che va dalla fisiognomica dell’assassino e del malvagio che si ritrova nei trattati del Cinque e seicento a quella ottocentesca del «criminale», termine che solo allora assume una valenza concettuale tipizzante e che raggiunge il suo culmine con Lombroso. Particolarmente significativa è la stagione del ritratto fotografico giudiziario, anche se relativamente breve (continuerà infatti a sopravvivere nelle schede segnaletiche), poiché assolve a finalità diverse. In essa si saldano necessità e universi concettuali per certi aspetti agli antipodi: da un lato, vi sono le nuove tecniche di identificazione, volte a riconoscere e distinguere ogni individuo singolo nelle sue peculiarità e, dall’altro, la formulazione di tipi, tipologie di appartenenza fisiognomica universale.
Muta eloquenza. Per una storia giudiziaria del volto / Roscioni, Lisa. - (2015), pp. -281.
Muta eloquenza. Per una storia giudiziaria del volto
ROSCIONI, Lisa
2015
Abstract
Il saggio si propone di analizzare l'evoluzione della raffigurazione giudiziaria del volto, e cioè la storia di come, con quali finalità, attraverso quali tecniche e con quali effetti è stato rappresentato, tra Sei e Ottocento, il volto di chi violava la legge. Una storia che va dalla fisiognomica dell’assassino e del malvagio che si ritrova nei trattati del Cinque e seicento a quella ottocentesca del «criminale», termine che solo allora assume una valenza concettuale tipizzante e che raggiunge il suo culmine con Lombroso. Particolarmente significativa è la stagione del ritratto fotografico giudiziario, anche se relativamente breve (continuerà infatti a sopravvivere nelle schede segnaletiche), poiché assolve a finalità diverse. In essa si saldano necessità e universi concettuali per certi aspetti agli antipodi: da un lato, vi sono le nuove tecniche di identificazione, volte a riconoscere e distinguere ogni individuo singolo nelle sue peculiarità e, dall’altro, la formulazione di tipi, tipologie di appartenenza fisiognomica universale.File | Dimensione | Formato | |
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