Il testo restituisce identità propria alla cultura figurativa del Regno Sardo nella seconda metà del Settecento, individuandone le specificità. Il “buon gusto” moderno, come viene definito dai contemporanei più avvertiti, viene raggiunto, come si dimostra nel saggio e nelle schede, attraverso significativi investimenti indirizzati a dare valore alla formazione accademica romana degli artisti piemontesi, a intrecciare rapporti culturali con l’ambiente artistico ed erudito parmense, a vagliare repertori francesi per i modelli di ornato.
testo: Il Regno di Sardegna, la corte. Schede: Filippo Collino (Alessandro, Olimpia); Ignazio e Filippo Collino (Ercole e Onfale); Iganzio e Filippo Collino (Genio della scultura);Ignazio Sclopis di Borgostura (Vedute panoramiche della città di Torino) / DI MACCO, Michela. - (2002), pp. 307; 431;437; 444; 497-310; 432;437;445; 497.
testo: Il Regno di Sardegna, la corte. Schede: Filippo Collino (Alessandro, Olimpia); Ignazio e Filippo Collino (Ercole e Onfale); Iganzio e Filippo Collino (Genio della scultura);Ignazio Sclopis di Borgostura (Vedute panoramiche della città di Torino).
DI MACCO, MICHELA
2002
Abstract
Il testo restituisce identità propria alla cultura figurativa del Regno Sardo nella seconda metà del Settecento, individuandone le specificità. Il “buon gusto” moderno, come viene definito dai contemporanei più avvertiti, viene raggiunto, come si dimostra nel saggio e nelle schede, attraverso significativi investimenti indirizzati a dare valore alla formazione accademica romana degli artisti piemontesi, a intrecciare rapporti culturali con l’ambiente artistico ed erudito parmense, a vagliare repertori francesi per i modelli di ornato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.