Il saggio si fonda sull'analogia, in Leopardi, fra traduzione e scrittura. La scrittura è sempre una "traduzione" da una lingua originaria perduta, la traduzione di un passato inabissatosi nella memoria in un presente illuminato dalla luce della coscienza. A partire dalle cruciali esperienze del Leopardi traduttore dal greco, il saggio esamina le teorie leopardiane della tradizione e in particolare i suoi appunti su Anacreonte.

Il gusto dell’altro: la traduzione come esperienza straniera in Leopardi / D'Intino, Franco. - STAMPA. - (2003), pp. 147-158.

Il gusto dell’altro: la traduzione come esperienza straniera in Leopardi

D'INTINO, FRANCO
2003

Abstract

Il saggio si fonda sull'analogia, in Leopardi, fra traduzione e scrittura. La scrittura è sempre una "traduzione" da una lingua originaria perduta, la traduzione di un passato inabissatosi nella memoria in un presente illuminato dalla luce della coscienza. A partire dalle cruciali esperienze del Leopardi traduttore dal greco, il saggio esamina le teorie leopardiane della tradizione e in particolare i suoi appunti su Anacreonte.
2003
Hospes. Il volto dello straniero da Leopardi a Jabès
9788831782616
Leopardi; Traduzione; Estraneità; Alterità
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il gusto dell’altro: la traduzione come esperienza straniera in Leopardi / D'Intino, Franco. - STAMPA. - (2003), pp. 147-158.
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