Per molto tempo attore indiscusso in Medio Oriente – capofila del panarabismo e dell’antisionismo – l’Egitto ha modificato nel tempo la sua politica nei confronti di Israele: da nemico storico a partner strategico. I due Paesi hanno oggi interessi comuni e un solido rapporto. Sul fronte energetico, entrambi mirano allo sfruttamento degli idrocarburi nel Mediterraneo. Per quanto riguarda i temi securitari, collaborano per contrastare il terrorismo nel Sinai e contenere Hamas nella Striscia di Gaza. I rapporti bilaterali, caratterizzati da fasi alterne dopo la pace di Camp David, si sono rinvigoriti dopo la vittoria di Hamas alle elezioni del 2006 in Palestina. Una serie di timori condivisi, come la preoccupazione per un’escalation terroristica al confine, il rafforzamento dei Fratelli Musulmani e il desiderio di mantenere vivo il rapporto con gli Stati Uniti, ha portato Il Cairo ad assumere una posizione più pragmatica nel conflitto israelo-palestinese. Dopo la breve parentesi della presidenza di Mohammed Morsi, con la salita al potere dell’attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi le relazioni hanno ripreso la strada avviata da Sadat. La crisi nella striscia di Gaza del maggio del 2021 ha riproposto l’Egitto come mediatore fondamentale nel conflitto, confermando come il suo ruolo nella regione resti centrale nonostante la firma degli Accordi di Abramo nel settembre del 2020.
L’Egitto alla prova degli Accordi di Abramo. Perplessità interne e opportunità regionali / Savina, Mario; Anghelone, Francesco. - (2022), pp. 189-200. - SICUREZZA E POLITICA INTERNAZIONALE.
L’Egitto alla prova degli Accordi di Abramo. Perplessità interne e opportunità regionali
Mario Savina
;Francesco Anghelone
2022
Abstract
Per molto tempo attore indiscusso in Medio Oriente – capofila del panarabismo e dell’antisionismo – l’Egitto ha modificato nel tempo la sua politica nei confronti di Israele: da nemico storico a partner strategico. I due Paesi hanno oggi interessi comuni e un solido rapporto. Sul fronte energetico, entrambi mirano allo sfruttamento degli idrocarburi nel Mediterraneo. Per quanto riguarda i temi securitari, collaborano per contrastare il terrorismo nel Sinai e contenere Hamas nella Striscia di Gaza. I rapporti bilaterali, caratterizzati da fasi alterne dopo la pace di Camp David, si sono rinvigoriti dopo la vittoria di Hamas alle elezioni del 2006 in Palestina. Una serie di timori condivisi, come la preoccupazione per un’escalation terroristica al confine, il rafforzamento dei Fratelli Musulmani e il desiderio di mantenere vivo il rapporto con gli Stati Uniti, ha portato Il Cairo ad assumere una posizione più pragmatica nel conflitto israelo-palestinese. Dopo la breve parentesi della presidenza di Mohammed Morsi, con la salita al potere dell’attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi le relazioni hanno ripreso la strada avviata da Sadat. La crisi nella striscia di Gaza del maggio del 2021 ha riproposto l’Egitto come mediatore fondamentale nel conflitto, confermando come il suo ruolo nella regione resti centrale nonostante la firma degli Accordi di Abramo nel settembre del 2020.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Savina-Anghelone_Dalla-competizione-all’integrazione_2022.pdf
solo gestori archivio
Note: L’Egitto alla prova degli Accordi di Abramo: perplessità interne e opportunità regionali
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.3 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.