Catalogare un manoscritto significa talvolta aprire uno squarcio nel tempo e fare emergere un frammento del passato. Catalogare nel suo complesso un fondo librario permette, in alcuni fortunati casi, di raccontare un’intera storia. La campagna catalografica in corso presso la Biblioteca centrale della Provincia Agostiniana d’Italia – sita nel complesso della Santissima Trinità di Viterbo – e avente per oggetto la libreria di coro del convento eremitano di Sant’Agostino di Siena – fino ad ora ritenuta perduta – non permette di restituire agli studi un prezioso tassello del panorama liturgico-musicale degli eremitani e della storia della produzione libraria miniata senese, ma anche di ricostruire la fitta e in alcuni casi assai complessa rete che collega questo pregevole nucleo librario alle maggiori collezioni nazionali e internazionali odierne. Il nucleo liturgico degli agostiniani di Siena, notevole sia per il consistente numero di volumi conservati (quindici) sia per le sue caratteristiche materiali (tanto dal punto di vista codicologico-paleografico quanto da quello decorativo), è stato difatti interessato – come spesso avviene per questa tipologia libraria – da importanti asportazioni, volte a immettere sul mercato antiquario cuttings miniati. L’intervento, attraverso questo case study, intende proporre un interessante case study relativo allo studio dei frammenti liturgici miniati, che, sebbene oggetto di numerosi progetti catalografici, nonché di rilevati studi in ambiti di ricerca affini, sono qui analizzati e interpretati anche e soprattutto alla luce della loro ricontestualizzazione nei codici di origine, occasione – andrà notato – piuttosto rara e alquanto fortunata, almeno in questi termini numerici. Parallelamente – secondo un percorso di studi ormai fortemente radicato nelle discipline legate al mondo del libro – i risultati ottenuti consentono di gettare uno sguardo sulla produzione libraria connessa agli usi liturgici degli agostiniani senesi e di ripercorre le vicende che hanno segnato la storia e portato alla parziale dispersione della loro libreria di coro nel contesto degli incerti e convulsi anni delle soppressioni degli ordini religiosi nel corso dei secoli XVIII-XIX.

«Erano assai per la mala e strappati e ci mancavano delle figure miniate»: la libreria di coro di Sant'Agostino di Siena e la ricostruzione del suo apparato decorativo / Signorello, Lucrezia. - (2022). (Intervento presentato al convegno Seminari del Dipartimento di Lettere e Beni culturali tenutosi a Santa Maria Capua Vetere).

«Erano assai per la mala e strappati e ci mancavano delle figure miniate»: la libreria di coro di Sant'Agostino di Siena e la ricostruzione del suo apparato decorativo

Lucrezia Signorello
2022

Abstract

Catalogare un manoscritto significa talvolta aprire uno squarcio nel tempo e fare emergere un frammento del passato. Catalogare nel suo complesso un fondo librario permette, in alcuni fortunati casi, di raccontare un’intera storia. La campagna catalografica in corso presso la Biblioteca centrale della Provincia Agostiniana d’Italia – sita nel complesso della Santissima Trinità di Viterbo – e avente per oggetto la libreria di coro del convento eremitano di Sant’Agostino di Siena – fino ad ora ritenuta perduta – non permette di restituire agli studi un prezioso tassello del panorama liturgico-musicale degli eremitani e della storia della produzione libraria miniata senese, ma anche di ricostruire la fitta e in alcuni casi assai complessa rete che collega questo pregevole nucleo librario alle maggiori collezioni nazionali e internazionali odierne. Il nucleo liturgico degli agostiniani di Siena, notevole sia per il consistente numero di volumi conservati (quindici) sia per le sue caratteristiche materiali (tanto dal punto di vista codicologico-paleografico quanto da quello decorativo), è stato difatti interessato – come spesso avviene per questa tipologia libraria – da importanti asportazioni, volte a immettere sul mercato antiquario cuttings miniati. L’intervento, attraverso questo case study, intende proporre un interessante case study relativo allo studio dei frammenti liturgici miniati, che, sebbene oggetto di numerosi progetti catalografici, nonché di rilevati studi in ambiti di ricerca affini, sono qui analizzati e interpretati anche e soprattutto alla luce della loro ricontestualizzazione nei codici di origine, occasione – andrà notato – piuttosto rara e alquanto fortunata, almeno in questi termini numerici. Parallelamente – secondo un percorso di studi ormai fortemente radicato nelle discipline legate al mondo del libro – i risultati ottenuti consentono di gettare uno sguardo sulla produzione libraria connessa agli usi liturgici degli agostiniani senesi e di ripercorre le vicende che hanno segnato la storia e portato alla parziale dispersione della loro libreria di coro nel contesto degli incerti e convulsi anni delle soppressioni degli ordini religiosi nel corso dei secoli XVIII-XIX.
2022
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1661392
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