In Russia la guerra civile americana fu al centro del dibattito tra diversi orientamenti ideologici che si erano formati nell’ambito dell’intelligencija: riflettendo sugli eventi americani, l’intelligencija, quale “secondo Stato”, si interrogava sulle sorti dell’Impero russo all’epoca delle riforme di Alessandro II e sulle prospettive della guerra civile in Russia. Il potere autocratico e l’intelligencija conservatrice e liberale difendevano, sia per ragioni di politica interna sia per considerazioni di carattere geopolitico, l’integrità dell’Unione e si schieravano apertamente contro la Confederazione sudista. L’intelligencija radicale e rivoluzionaria (soprattutto Herzen e ?ernyševskij) considerava la guerra di secessione non solo come una “guerra tra Stati”, ma soprattutto come una ineludibile “guerra intestina” che avrebbe sconsacrato il “dogma religioso”della schiavitù e l’iniquo sistema politico che l’aveva prodotto: l’entelechia storica della guerra civile, per ?ernyševskij (del quale è pubblicato in appendice il saggio La scissione dell’Unione nord-americana – “Sovremennik”,1, gennaio 1861, pp. 153-182- inedito in italiano) era la purificazione rivoluzionaria sia degli Stati Uniti, che avrebbero dovuto condurre a compimento quel processo democratico iniziato con la rivoluzione del 1776, sia della Russia, che con la liberazione della servi della gleba entrava nel periodo rivoluzionario della sua storia. In Russia la purificazione nichilisto-apocalittica avrebbe dovuto essere condotta fino alle sue estreme conseguenze, fino all’annientamento dei nemici della rivoluzione.
Prospettive sulla guerra civile negli Stati Uniti e in Russia. L'autocoscienza russa e la guerra di secessione americana / Valle, Roberto. - (2004), pp. 411-442.
Prospettive sulla guerra civile negli Stati Uniti e in Russia. L'autocoscienza russa e la guerra di secessione americana
VALLE, Roberto
2004
Abstract
In Russia la guerra civile americana fu al centro del dibattito tra diversi orientamenti ideologici che si erano formati nell’ambito dell’intelligencija: riflettendo sugli eventi americani, l’intelligencija, quale “secondo Stato”, si interrogava sulle sorti dell’Impero russo all’epoca delle riforme di Alessandro II e sulle prospettive della guerra civile in Russia. Il potere autocratico e l’intelligencija conservatrice e liberale difendevano, sia per ragioni di politica interna sia per considerazioni di carattere geopolitico, l’integrità dell’Unione e si schieravano apertamente contro la Confederazione sudista. L’intelligencija radicale e rivoluzionaria (soprattutto Herzen e ?ernyševskij) considerava la guerra di secessione non solo come una “guerra tra Stati”, ma soprattutto come una ineludibile “guerra intestina” che avrebbe sconsacrato il “dogma religioso”della schiavitù e l’iniquo sistema politico che l’aveva prodotto: l’entelechia storica della guerra civile, per ?ernyševskij (del quale è pubblicato in appendice il saggio La scissione dell’Unione nord-americana – “Sovremennik”,1, gennaio 1861, pp. 153-182- inedito in italiano) era la purificazione rivoluzionaria sia degli Stati Uniti, che avrebbero dovuto condurre a compimento quel processo democratico iniziato con la rivoluzione del 1776, sia della Russia, che con la liberazione della servi della gleba entrava nel periodo rivoluzionario della sua storia. In Russia la purificazione nichilisto-apocalittica avrebbe dovuto essere condotta fino alle sue estreme conseguenze, fino all’annientamento dei nemici della rivoluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.