Nel Maggio 2001 l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 228 su “Orientamento e Modernizzazione del Settore Agricolo” ha introdotto il concetto di multifunzionalità in agricoltura nell’ordinamento italiano. Il Decreto consentiva alle aziende agricole di assumere nuove funzioni e di fornire nuovi servizi per ampliare la propria offerta e diversificare le fonti di reddito. Da un lato, la legge consentiva agli agricoltori la vendita diretta di prodotti freschi e trasformati; dall’altro apriva una nuova stagione per il turismo extra-alberghiero, ponendo le basi per quella che sarebbe divenuta la Legge sull’Agriturismo (Legge n. 96/2006). In particolare, la riforma del 2001 attribuiva alle aziende la facoltà di promuovere attività di tipo agrituristico, inclusa: «l'organizzazione di attività' ricreative, culturali e didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche e di ippoturismo finalizzate ad una migliore fruizione e conoscenza del territorio» (Art. 3). Le innovazioni introdotte hanno quindi ampliato le possibilità, ed allo stesso tempo le responsabilità, attribuite alle aziende agricole, le quali trovano nella multifunzionalità una efficace strategia di diversificazione del proprio business. La multifunzionalità ha poi contribuito ad una ridefinizione dell’interpretazione e della narrazione dei territori rurali, ai quali, oltre la tradizionale funzione produttiva viene affidata la: «soddisfazione di bisogni culturali, ambientali, storici, legati al tempo libero, alla qualità alimentare e alla salute, ed altro ancora» (Ismea, 2018). Nella Regione Lazio due importanti passi nella regolamentazione del settore sono stati realizzati con l’approvazione della Legge 14/2006, contenente norme sulla diversificazione agricola e del Regolamento Regionale 2 settembre 2015 n. 11 sulla ruralità multifunzionale. La Legge del 2006 si poneva gli obiettivi, tra gli altri, di favorire la differenziazione dei redditi agricoli, di sostenere le produzioni di qualità, nonché: «lo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e d’inserimento socio-lavorativo» (Art. 1). In questo capitolo si proporrà un approfondimento del settore della multifunzionalità nella Città Metropolitana di Roma Capitale mediante mappe cartografiche, grafici e tabelle riepilogative. In particolare, saranno riportati i dati sull’andamento del settore agrituristico e sul dettaglio dei servizi agrituristici (alloggio, ristorazione, degustazione, altri servizi didattico e ricreativi). Saranno poi presentati i dati sulla domanda turistica relativa al settore (arrivi e presenze). In conclusione, sarà proposto un breve approfondimento sul tema dell’agricoltura sociale con la rappresentazione cartografica del dettaglio delle aziende a vocazione produttiva che offrono servizi sociali e delle organizzazioni del terzo settore presenti nella CMRC.
Multifunzionalità e agricoltura sociale / Giovanelli, Giorgio. - (2022), pp. 218-244.
Multifunzionalità e agricoltura sociale
Giorgio Giovanelli
2022
Abstract
Nel Maggio 2001 l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 228 su “Orientamento e Modernizzazione del Settore Agricolo” ha introdotto il concetto di multifunzionalità in agricoltura nell’ordinamento italiano. Il Decreto consentiva alle aziende agricole di assumere nuove funzioni e di fornire nuovi servizi per ampliare la propria offerta e diversificare le fonti di reddito. Da un lato, la legge consentiva agli agricoltori la vendita diretta di prodotti freschi e trasformati; dall’altro apriva una nuova stagione per il turismo extra-alberghiero, ponendo le basi per quella che sarebbe divenuta la Legge sull’Agriturismo (Legge n. 96/2006). In particolare, la riforma del 2001 attribuiva alle aziende la facoltà di promuovere attività di tipo agrituristico, inclusa: «l'organizzazione di attività' ricreative, culturali e didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche e di ippoturismo finalizzate ad una migliore fruizione e conoscenza del territorio» (Art. 3). Le innovazioni introdotte hanno quindi ampliato le possibilità, ed allo stesso tempo le responsabilità, attribuite alle aziende agricole, le quali trovano nella multifunzionalità una efficace strategia di diversificazione del proprio business. La multifunzionalità ha poi contribuito ad una ridefinizione dell’interpretazione e della narrazione dei territori rurali, ai quali, oltre la tradizionale funzione produttiva viene affidata la: «soddisfazione di bisogni culturali, ambientali, storici, legati al tempo libero, alla qualità alimentare e alla salute, ed altro ancora» (Ismea, 2018). Nella Regione Lazio due importanti passi nella regolamentazione del settore sono stati realizzati con l’approvazione della Legge 14/2006, contenente norme sulla diversificazione agricola e del Regolamento Regionale 2 settembre 2015 n. 11 sulla ruralità multifunzionale. La Legge del 2006 si poneva gli obiettivi, tra gli altri, di favorire la differenziazione dei redditi agricoli, di sostenere le produzioni di qualità, nonché: «lo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e d’inserimento socio-lavorativo» (Art. 1). In questo capitolo si proporrà un approfondimento del settore della multifunzionalità nella Città Metropolitana di Roma Capitale mediante mappe cartografiche, grafici e tabelle riepilogative. In particolare, saranno riportati i dati sull’andamento del settore agrituristico e sul dettaglio dei servizi agrituristici (alloggio, ristorazione, degustazione, altri servizi didattico e ricreativi). Saranno poi presentati i dati sulla domanda turistica relativa al settore (arrivi e presenze). In conclusione, sarà proposto un breve approfondimento sul tema dell’agricoltura sociale con la rappresentazione cartografica del dettaglio delle aziende a vocazione produttiva che offrono servizi sociali e delle organizzazioni del terzo settore presenti nella CMRC.File | Dimensione | Formato | |
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