La Società delle Nazioni è stata la prima organizzazione internazionale intergovernativa avente come scopo la prevenzione e la gestione pacifica dei conflitti. Fondata su ispirazione del presidente americano Woodrow Wilson durante la Conferenza della pace di Parigi, fu formalmente inserita all’interno del Trattato di Versailles del 28 giugno 1919. Spesso a ragione criticata, la SdN fu essenziale nel risolvere numerose dispute internazionali e divenne il centro di un nuovo, seppur imperfetto, sistema internazionale. Il compito di redigerne lo statuto fu affidato a una speciale commissione, presieduta da Wilson. Gli Stati Uniti come noto decisero di non partecipare alla nuova organizzazione rigettando l’eredità politica del loro stesso presidente. I lavori ebbero ufficialmente inizio nel gennaio 1920 a Londra, mentre il Consiglio si riunì per la prima volta a Parigi il 16 dello stesso mese. Nel novembre successivo la sede della Società delle Nazioni fu trasferita a Ginevra. Nei diversi organi e uffici dipendenti trovavano impiego esperti e funzionari dei diversi Stati membri, anche se va qui evidenziato come la proporzione di britannici e francesi fosse assolutamente superiore rispetto a quella degli altri paesi, Italia inclusa. Nonostante ciò, nell’ambito ginevrino per Roma fu possibile giocare una complessa e non facile partita del gioco diplomatico. La nascita della SdN coincise non solo con una complessa ridefinizione dei confini ma anche con l’inizio di una nuova fase nelle relazioni internazionali, in cui si cercò di regolamentare i rapporti tra Stati in ambito istituzionale, attraverso un sistema permanente e articolato, finalizzato – nella migliore e tuttavia poco probabile delle ipotesi – a prevenire e rimuovere le cause di ogni possibile nuovo conflitto. Il contributo presenta uno spaccato dei negoziati sulla limitazione degli armamenti navali all’inizio del 1930, attraverso l’analisi dell’attività svolta da Augusto Rosso, il quale, dal marzo del 1927, assunse le funzioni di capo ufficio Società delle Nazioni e di delegato aggiunto del governo italiano presso il Consiglio della Società delle Nazioni. Fu inoltre, membro della delegazione italiana alle riunioni del Comitato di arbitrato e sicurezza per ricoprire poi dal giugno 1930 presso il Ministero degli Esteri la carica di Direttore generale “Affari Società delle Nazioni”.

Augusto Rosso, la SdN e i negoziati sugli armamenti navali / Vagnini, Alessandro. - (2022), pp. 149-174.

Augusto Rosso, la SdN e i negoziati sugli armamenti navali

vagnini
2022

Abstract

La Società delle Nazioni è stata la prima organizzazione internazionale intergovernativa avente come scopo la prevenzione e la gestione pacifica dei conflitti. Fondata su ispirazione del presidente americano Woodrow Wilson durante la Conferenza della pace di Parigi, fu formalmente inserita all’interno del Trattato di Versailles del 28 giugno 1919. Spesso a ragione criticata, la SdN fu essenziale nel risolvere numerose dispute internazionali e divenne il centro di un nuovo, seppur imperfetto, sistema internazionale. Il compito di redigerne lo statuto fu affidato a una speciale commissione, presieduta da Wilson. Gli Stati Uniti come noto decisero di non partecipare alla nuova organizzazione rigettando l’eredità politica del loro stesso presidente. I lavori ebbero ufficialmente inizio nel gennaio 1920 a Londra, mentre il Consiglio si riunì per la prima volta a Parigi il 16 dello stesso mese. Nel novembre successivo la sede della Società delle Nazioni fu trasferita a Ginevra. Nei diversi organi e uffici dipendenti trovavano impiego esperti e funzionari dei diversi Stati membri, anche se va qui evidenziato come la proporzione di britannici e francesi fosse assolutamente superiore rispetto a quella degli altri paesi, Italia inclusa. Nonostante ciò, nell’ambito ginevrino per Roma fu possibile giocare una complessa e non facile partita del gioco diplomatico. La nascita della SdN coincise non solo con una complessa ridefinizione dei confini ma anche con l’inizio di una nuova fase nelle relazioni internazionali, in cui si cercò di regolamentare i rapporti tra Stati in ambito istituzionale, attraverso un sistema permanente e articolato, finalizzato – nella migliore e tuttavia poco probabile delle ipotesi – a prevenire e rimuovere le cause di ogni possibile nuovo conflitto. Il contributo presenta uno spaccato dei negoziati sulla limitazione degli armamenti navali all’inizio del 1930, attraverso l’analisi dell’attività svolta da Augusto Rosso, il quale, dal marzo del 1927, assunse le funzioni di capo ufficio Società delle Nazioni e di delegato aggiunto del governo italiano presso il Consiglio della Società delle Nazioni. Fu inoltre, membro della delegazione italiana alle riunioni del Comitato di arbitrato e sicurezza per ricoprire poi dal giugno 1930 presso il Ministero degli Esteri la carica di Direttore generale “Affari Società delle Nazioni”.
2022
L'Italia e Società delle Nazioni (1919-1929). Dinamiche di un nuovo sistema internazionale
9788833654799
Società delle Nazioni; diplomazia italiana; disarmo
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Augusto Rosso, la SdN e i negoziati sugli armamenti navali / Vagnini, Alessandro. - (2022), pp. 149-174.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1659915
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