La finanza locale in tempo di crisi: verso un modello di decentramento più equo e sostenibile?

Lo slancio riformista che aveva connotato l’esperienza italiana del decentramento fiscale e istituzionale registra ormai da qualche anno una decisa battuta d’arresto. Si apre oggi una fase piena di incognite e di contraddizioni. Sul piano della riforma costituzionale che ambiva a innovare sia il quadro delle competenze legislative di Stato e regioni, sia il disegno generale dei livelli intermedi di governo con l’abrogazione delle province, la mancata approvazione del referendum di dicembre 2016 lascia aperto un capitolo importante, quello della trasformazione degli assetti istituzionali del paese, delle relative implicazioni in termini di allocazione delle funzioni pubbliche e del sistema di finanziamento tra centro e periferie. Il ruolo della policy uncertainty assume oggi particolare rilevanza per spiegare gli effetti perduranti della crisi economica e la tendenza al riemergere di squilibri territoriali [Baker et al., 2016].