Fra il 1949 il 1955 la scrittrice Fausta Cialente entra a far parte della redazione di «Noi Donne», organo dell'Unione Donne Italiane in cui le istanze politiche si intrecciano con la volontà di creare una rivista femminile di massa aperta alla compresenza di linguaggi e referenti estremamente diversi. La collaborazione con la rivista si realizza negli anni come un impegno di militanza letteraria che interessa, oltre la pubblicazione di articoli e reportage, importanti incarichi sul piano culturale. Cialente è infatti responsabile della rubrica «Libri per voi», spazio dedicato ai suggerimenti di lettura in cui seleziona, settimana dopo settimana, una piccola biblioteca di titoli classici e contemporanei da presentare al pubblico delle lettrici. Le viene affidata inoltre la cura della terza pagina di narrativa, riservata alle novelle e ai romanzi a puntate, per lo più di argomento sentimentale: Cialente deve, sulla base di precedenti considerazioni politiche, suggerire alle autrici una linea entro cui sviluppare le storie e i personaggi dei racconti, proponendo modelli di comportamento femminile alternativi alle tipiche eroine da paraletteratura. La scrittrice si confronta così con il fenomeno della diffusione commerciale di una narrativa di consumo articolata intorno alla specificità dei codici di genere, una narrativa che avvicina vasti strati di lettrici e per questo può diventare uno strumento di educazione e riscatto culturale, nell'urgenza di trasmettere una visione progressista e problematica di valori e costumi sociali. Divulgazione della narrativa d'autore e diffusione di racconti di genere divengono così due diverse strategie per una promozione della lettura assunta come gesto politico, mezzo per sviluppare nuova intelligenza civile e un'alternativa coscienza di sé.
Promozione del libro e impegno civile. Fausta Cialente lettrice per «Noi donne» / Rubini, Francesca. - (2022), pp. 297-318.
Promozione del libro e impegno civile. Fausta Cialente lettrice per «Noi donne»
Francesca Rubini
2022
Abstract
Fra il 1949 il 1955 la scrittrice Fausta Cialente entra a far parte della redazione di «Noi Donne», organo dell'Unione Donne Italiane in cui le istanze politiche si intrecciano con la volontà di creare una rivista femminile di massa aperta alla compresenza di linguaggi e referenti estremamente diversi. La collaborazione con la rivista si realizza negli anni come un impegno di militanza letteraria che interessa, oltre la pubblicazione di articoli e reportage, importanti incarichi sul piano culturale. Cialente è infatti responsabile della rubrica «Libri per voi», spazio dedicato ai suggerimenti di lettura in cui seleziona, settimana dopo settimana, una piccola biblioteca di titoli classici e contemporanei da presentare al pubblico delle lettrici. Le viene affidata inoltre la cura della terza pagina di narrativa, riservata alle novelle e ai romanzi a puntate, per lo più di argomento sentimentale: Cialente deve, sulla base di precedenti considerazioni politiche, suggerire alle autrici una linea entro cui sviluppare le storie e i personaggi dei racconti, proponendo modelli di comportamento femminile alternativi alle tipiche eroine da paraletteratura. La scrittrice si confronta così con il fenomeno della diffusione commerciale di una narrativa di consumo articolata intorno alla specificità dei codici di genere, una narrativa che avvicina vasti strati di lettrici e per questo può diventare uno strumento di educazione e riscatto culturale, nell'urgenza di trasmettere una visione progressista e problematica di valori e costumi sociali. Divulgazione della narrativa d'autore e diffusione di racconti di genere divengono così due diverse strategie per una promozione della lettura assunta come gesto politico, mezzo per sviluppare nuova intelligenza civile e un'alternativa coscienza di sé.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.