La 'Dame aux camélias' di Dumas fils, cavallo di battaglia anche di Sarah Bernhardt e di Eleonora Duse, testo di fondamentale interesse per la storia dello spettacolo è l'oggetto dell'articolo. Le loro interpretazioni in termini evolutivi e poste a confronto, sono analizzate attraverso materiali iconografici, il film con protagonista l'attrice francese, memorie, recensioni, caricature, lettere, impressioni suscitate nei collaboratori e nel pubblico in genere. L'articolo sottolinea l'andamento eccentrico e sublimante della Bernhardt, che eccelleva nella scena finale della morte in verticale, cui corrispondevano movimenti asimmetrici e roteanti, a spirale (il Liberty conosce le stesse modalità, così come Loie Fuller e la sua danse serpentine), la sua modernità fondata su un anti-realismo mediano. Dell'attrice italiana, di cui viene ricostruita anche la datazione della prima della Signora dalle camelie, si sottolinea una tendenza corporea opposta, orizzontale,basata sull'accentuazione del peso verso terra, della gravità, studiatamente proprio opposta alla Bernhardt (che non manca di cogliere con acume e precisione la sua strategia interpretativa), cioè un realismo che superava le convenzioni del realismo manierato, del canone della riproduzione rappresentativa. Entrambe eliminano o sfumano l'aspetto da vittima sacrificale di Margherita.
Canto, incanto, discanto della Dame aux camélias. Le interpretazioni di Sarah Bernhardt e di Eleonora Duse / Bertolone, Paola. - (2010), pp. 147-196.
Canto, incanto, discanto della Dame aux camélias. Le interpretazioni di Sarah Bernhardt e di Eleonora Duse
BERTOLONE, PAOLA
2010
Abstract
La 'Dame aux camélias' di Dumas fils, cavallo di battaglia anche di Sarah Bernhardt e di Eleonora Duse, testo di fondamentale interesse per la storia dello spettacolo è l'oggetto dell'articolo. Le loro interpretazioni in termini evolutivi e poste a confronto, sono analizzate attraverso materiali iconografici, il film con protagonista l'attrice francese, memorie, recensioni, caricature, lettere, impressioni suscitate nei collaboratori e nel pubblico in genere. L'articolo sottolinea l'andamento eccentrico e sublimante della Bernhardt, che eccelleva nella scena finale della morte in verticale, cui corrispondevano movimenti asimmetrici e roteanti, a spirale (il Liberty conosce le stesse modalità, così come Loie Fuller e la sua danse serpentine), la sua modernità fondata su un anti-realismo mediano. Dell'attrice italiana, di cui viene ricostruita anche la datazione della prima della Signora dalle camelie, si sottolinea una tendenza corporea opposta, orizzontale,basata sull'accentuazione del peso verso terra, della gravità, studiatamente proprio opposta alla Bernhardt (che non manca di cogliere con acume e precisione la sua strategia interpretativa), cioè un realismo che superava le convenzioni del realismo manierato, del canone della riproduzione rappresentativa. Entrambe eliminano o sfumano l'aspetto da vittima sacrificale di Margherita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.