Il saggio tenta di fornire un contributo alla lettura delle molte periferie urbane di Roma, un arcipelago di contesti insediativi differenti che non è stato finora sottoposto ( neanche nel recente PRG) ad una analisi approfondita che ne verificasse i differenti caratteri dell’assetto spaziale: l’organizzazione funzionale e formale e l’offerta di condizioni urbane e di qualità della vita. In quest’ottica si sono inizialmente individuate tre grandi categorie di impianti periferici e, successivamente, alcune sottocategorie, evidenziandone i caratteri originali e le evoluzioni che ne hanno segnato i tratti distintivi nonché le condizioni e gli ostacoli ad un futuro “riordino spaziale” e ad una ”rigenerazione” funzionale e sociale. Si tratta innanzitutto dei grandi segni dell’edilizia pubblica, (le enclaves residenziali), della periferia poi delle lottizzazioni residenziali e dell’abusivismo (il tessuto frantumato e polverizzato) e, infine delle aree delle grandi attrezzature urbane (le enclaves terziarie: della direzione e dei servizi). Per tutte queste categorie di impianti urbani il saggio effettua una lettura, sia dei caratteri organizzativi, della struttura formale e del rapporto con il contesto urbano e geografico circostante, che delle differenti criticità che ne ostacolano il percorso verso una adeguata condizione di qualità urbana. E ciò, in relazione,soprattutto, al ruolo strategico assegnabile - nella ricomposizione del tessuto urbano - al progetto di una “trama” continua di spazi verdi e di spazi pubblici. Sulla base di questa intelaiatura di pensiero tenta, infine, di individuare le politiche spaziali e funzionali più idonee a conseguire effetti di una nuova “urbanità”, esaminando le più significative esperienze di progettazione europea e confrontandole con alcuni progetti elaborati, negli ultimi tempi, dall’amministrazione comunale.
La progettazione del vuoto - dello spazio colletivo e degli spazi verdi - come elemento di ricomposizione della periferia e della città contemporanea / Belfiore, Emanuela. - STAMPA. - (2006), pp. 37-66.
La progettazione del vuoto - dello spazio colletivo e degli spazi verdi - come elemento di ricomposizione della periferia e della città contemporanea
BELFIORE, Emanuela
2006
Abstract
Il saggio tenta di fornire un contributo alla lettura delle molte periferie urbane di Roma, un arcipelago di contesti insediativi differenti che non è stato finora sottoposto ( neanche nel recente PRG) ad una analisi approfondita che ne verificasse i differenti caratteri dell’assetto spaziale: l’organizzazione funzionale e formale e l’offerta di condizioni urbane e di qualità della vita. In quest’ottica si sono inizialmente individuate tre grandi categorie di impianti periferici e, successivamente, alcune sottocategorie, evidenziandone i caratteri originali e le evoluzioni che ne hanno segnato i tratti distintivi nonché le condizioni e gli ostacoli ad un futuro “riordino spaziale” e ad una ”rigenerazione” funzionale e sociale. Si tratta innanzitutto dei grandi segni dell’edilizia pubblica, (le enclaves residenziali), della periferia poi delle lottizzazioni residenziali e dell’abusivismo (il tessuto frantumato e polverizzato) e, infine delle aree delle grandi attrezzature urbane (le enclaves terziarie: della direzione e dei servizi). Per tutte queste categorie di impianti urbani il saggio effettua una lettura, sia dei caratteri organizzativi, della struttura formale e del rapporto con il contesto urbano e geografico circostante, che delle differenti criticità che ne ostacolano il percorso verso una adeguata condizione di qualità urbana. E ciò, in relazione,soprattutto, al ruolo strategico assegnabile - nella ricomposizione del tessuto urbano - al progetto di una “trama” continua di spazi verdi e di spazi pubblici. Sulla base di questa intelaiatura di pensiero tenta, infine, di individuare le politiche spaziali e funzionali più idonee a conseguire effetti di una nuova “urbanità”, esaminando le più significative esperienze di progettazione europea e confrontandole con alcuni progetti elaborati, negli ultimi tempi, dall’amministrazione comunale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.