Safeguarding cultural heritage is inextricably influenced by several characteristic urban issues; more in particular, all actions regarding heritage management are inevitably linked to the problems regarding a country’s development policies and strategies. As a result, planning and managing a city is complex and requires not only the involvement of several economic, political, social, planning and environmental disciplines, but also, in today’s world, a variety of other issues: land consumption, environmental pollution, environmental-economic-social sustainability, and new forms of tourism, from accessibility to transportation. These issues require specific choices and a far-sighted critical vision that not only focuses on single areas in the city – ever more frequently archaeological areas, the oldest – but can identify and enhance the relationships between the urban ensemble and its separate parts in the multifaceted stratifications of a city like Rome and its consolidated UNESCO heritage.

Il sito UNESCO di Roma, complesso e stratificato, comprende numerose aree archeologiche direttamente collegate all’attuale tessuto urbano. L’Area Archeologica Monumentale di Roma, facente parte del Patrimonio Unesco dal 1980, è stata sempre al centro di un vivace dibattito culturale fin da quando la città è diventata capitale l’Italia; negli anni, infatti, si sono susseguiti studi e proposte per quest’area centrale che hanno coinvolto prestigiosi esponenti della cultura, dell’urbanistica e della politica italiana: Leonardo Benevolo, Vittorio Gregotti, Antonio Cederna, Italo Insolera, Vezio De Lucia. L’area archeologica del Foro Romano e Palatino ha, nella sua varia natura, potenzialità enormi oggi per lo più ancora inespresse che, attraverso una rilettura critica e progettuale, potrebbero essere oggetto di proposte per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la semplificazione diffusa dei percorsi messi a disposizione di tutti i visitatori della grande area monumentale (Legge n. 77 del 20 febbraio 2006, Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO). Una prima analisi del lavoro potrebbe inquadrare, infatti, l’area archeologica di Roma, comprensiva del Foro Romano e del Palatino, con i relativi valori e criticità, oltre a mettere in evidenza alcuni recenti interventi di valorizzazione di alcuni dei siti più interessanti da visitare, quali: il Tempio di Romolo, la Rampa Imperiale e Santa Maria Antiqua, la Domus Transitoria, la Casa di Augusto e Livia, il Colosseo, la Domus Aurea. Non meno interessante il rapporto tra aree verdi e archeologia che contraddistingue tutta l’area compresa tra i colli Palatino e Oppio, soprattutto quando la vegetazione instaura un rapporto inscindibile con l’archeologia; d’altra parte, Roma si è sempre distinta per un paesaggio caratterizzato da ruderi e verde in un connubio unico, un contesto che ha affascinato, tra XVIII e XX secolo, pittori, poeti, scrittori, letterati che hanno visitato l’Italia e hanno ammirano ed esaltato il valore estetico e ‘romantico’ della flora spontanea tra le rovine. Oggi è necessario, pertanto, ripensare a una corretta politica culturale adeguata ai tempi, e individuare ampie strategie di gestione, da affiancare a progetti di cura, tutela, valorizzazione e uso del Patrimonio nella sua eccezione più ampia. Vale a dire, non tanto un parco archeologico, quanto un parco urbano dove le aree, cuore della città antica

Unesco historic centres. Experiences and synergies between ideal cities and consolidated realities / Turco, M. G.. - (2022), pp. 382-391.

Unesco historic centres. Experiences and synergies between ideal cities and consolidated realities

Turco, M. G.
Primo
2022

Abstract

Safeguarding cultural heritage is inextricably influenced by several characteristic urban issues; more in particular, all actions regarding heritage management are inevitably linked to the problems regarding a country’s development policies and strategies. As a result, planning and managing a city is complex and requires not only the involvement of several economic, political, social, planning and environmental disciplines, but also, in today’s world, a variety of other issues: land consumption, environmental pollution, environmental-economic-social sustainability, and new forms of tourism, from accessibility to transportation. These issues require specific choices and a far-sighted critical vision that not only focuses on single areas in the city – ever more frequently archaeological areas, the oldest – but can identify and enhance the relationships between the urban ensemble and its separate parts in the multifaceted stratifications of a city like Rome and its consolidated UNESCO heritage.
2022
Between Sense of Time and Sense of Place. Designing Heritage Tourism
978-88-6242-673-2
Il sito UNESCO di Roma, complesso e stratificato, comprende numerose aree archeologiche direttamente collegate all’attuale tessuto urbano. L’Area Archeologica Monumentale di Roma, facente parte del Patrimonio Unesco dal 1980, è stata sempre al centro di un vivace dibattito culturale fin da quando la città è diventata capitale l’Italia; negli anni, infatti, si sono susseguiti studi e proposte per quest’area centrale che hanno coinvolto prestigiosi esponenti della cultura, dell’urbanistica e della politica italiana: Leonardo Benevolo, Vittorio Gregotti, Antonio Cederna, Italo Insolera, Vezio De Lucia. L’area archeologica del Foro Romano e Palatino ha, nella sua varia natura, potenzialità enormi oggi per lo più ancora inespresse che, attraverso una rilettura critica e progettuale, potrebbero essere oggetto di proposte per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la semplificazione diffusa dei percorsi messi a disposizione di tutti i visitatori della grande area monumentale (Legge n. 77 del 20 febbraio 2006, Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO). Una prima analisi del lavoro potrebbe inquadrare, infatti, l’area archeologica di Roma, comprensiva del Foro Romano e del Palatino, con i relativi valori e criticità, oltre a mettere in evidenza alcuni recenti interventi di valorizzazione di alcuni dei siti più interessanti da visitare, quali: il Tempio di Romolo, la Rampa Imperiale e Santa Maria Antiqua, la Domus Transitoria, la Casa di Augusto e Livia, il Colosseo, la Domus Aurea. Non meno interessante il rapporto tra aree verdi e archeologia che contraddistingue tutta l’area compresa tra i colli Palatino e Oppio, soprattutto quando la vegetazione instaura un rapporto inscindibile con l’archeologia; d’altra parte, Roma si è sempre distinta per un paesaggio caratterizzato da ruderi e verde in un connubio unico, un contesto che ha affascinato, tra XVIII e XX secolo, pittori, poeti, scrittori, letterati che hanno visitato l’Italia e hanno ammirano ed esaltato il valore estetico e ‘romantico’ della flora spontanea tra le rovine. Oggi è necessario, pertanto, ripensare a una corretta politica culturale adeguata ai tempi, e individuare ampie strategie di gestione, da affiancare a progetti di cura, tutela, valorizzazione e uso del Patrimonio nella sua eccezione più ampia. Vale a dire, non tanto un parco archeologico, quanto un parco urbano dove le aree, cuore della città antica
Unesco; historic centres; rome; world heritage
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Unesco historic centres. Experiences and synergies between ideal cities and consolidated realities / Turco, M. G.. - (2022), pp. 382-391.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1657752
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