Quando si parla di simulazione mentale e simulazione computazionale, il primo elemento ad essere chiamato in causa è senza dubbio il tema della distinzione tra umano e artificiale. Se è vero che la mente umana non può essere considerata come un sistema basato su un meccanismo di tipo input-output, quali sono le differenze tra mente e computer? La linea di riflessione proposta pone in rilievo il tema dei margini di ammissibilità del modello (da considerarsi, ad ogni modo, euristico) dell’azione intenzionale, chiamando in causa, tra l’altro, le più diverse tesi sui limiti del controllo cosciente dell’azione e sul disegno del monismo materialistico, finalizzato al superamento della concezione dualista del rapporto mente-cervello. Argomenti che pongono ovvie implicazioni dal lato delle analisi e delle progettazioni inerenti all’intelligenza artificiale. A tale riguardo, non è semplice stabilire se il mentale possa essere interamente ricondotto al mondo fisico e, quindi, riprodotto attraverso il linguaggio della neurologia, della fisica, della biologia o della scienza dei computer. Ciò riporta l’attenzione sui limiti teoretici della simulazione artificiale della mente e sulla possibilità che un computer possa comunicare con il mondo esterno.
Simulabilità computazionale degli stati mentali. Uomo e macchine alla luce di alcuni dualismi interpretativi / Sonzogni, Barbara. - (2022), pp. 185-201.
Simulabilità computazionale degli stati mentali. Uomo e macchine alla luce di alcuni dualismi interpretativi
Barbara Sonzogni
2022
Abstract
Quando si parla di simulazione mentale e simulazione computazionale, il primo elemento ad essere chiamato in causa è senza dubbio il tema della distinzione tra umano e artificiale. Se è vero che la mente umana non può essere considerata come un sistema basato su un meccanismo di tipo input-output, quali sono le differenze tra mente e computer? La linea di riflessione proposta pone in rilievo il tema dei margini di ammissibilità del modello (da considerarsi, ad ogni modo, euristico) dell’azione intenzionale, chiamando in causa, tra l’altro, le più diverse tesi sui limiti del controllo cosciente dell’azione e sul disegno del monismo materialistico, finalizzato al superamento della concezione dualista del rapporto mente-cervello. Argomenti che pongono ovvie implicazioni dal lato delle analisi e delle progettazioni inerenti all’intelligenza artificiale. A tale riguardo, non è semplice stabilire se il mentale possa essere interamente ricondotto al mondo fisico e, quindi, riprodotto attraverso il linguaggio della neurologia, della fisica, della biologia o della scienza dei computer. Ciò riporta l’attenzione sui limiti teoretici della simulazione artificiale della mente e sulla possibilità che un computer possa comunicare con il mondo esterno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.