Fra la stazione Tiburtina, lo sdo e i cittadini. La scommessa perduta dei piani di Pietralata

La vicenda della trasformazione di Pietralata da lacerto di Agro romano a quartiere variamente urbanizzato e nodo infrastrutturale cruciale per Roma Capitale si risolve nell’ultimo secolo con una articolata sequenza di avvenimenti che ne ribaltano le vocazioni agricole originarie. È la storia di un territorio che resiste pervicacemente al cambiamento, opponendo all’espansione della città e ai programmi dell’Amministrazione capitolina l’inerzia dell’assetto proprietario e la conformazione naturale dei luoghi. Ma è anche il risultato di una lunga sequenza di errori, di sopravvalutazioni e mancanze di realismo, di buona e malafede, della incapacità di una città a programmare e determinare il proprio destino in un progetto di ampio respiro. La storia di Pietralata moderna coincide con quella del fallimento del principale programma dell’urbanistica romana del dopoguerra, quello dell’Asse Attrezzato e del Sistema Direzionale Orientale. Il testo ricostruisce i passaggi della pianificazione sul comprensorio SDO Pietralata e istruisce le condizioni al contorno di un progetto di rigenerazione urbana descritto in un successivo capitolo del libro.