Il contributo, proposto all’interno di un volume collettaneo edito a cura dell’autore, prende spunto da una recente quanto assai significativa biografia in lingua inglese dedicata alla figura di Reginald Pole, il cardinale inglese di orientamento “spirituale” avversato dal cugino Enrico VIII, ma sostenuto dall’imperatore Carlo V e giunto al punto di ascendere ai vertici della Chiesa Romana nel conclave del 1549-50, ove non fossero prevalse le resistenze di origine inquisitoria. Alla biografia, puntuale ed esaustiva, quanto attenta prevalentemente alle caratteristiche individuali e psicologiche del principe della Chiesa venerato da Vittoria Colonna, viene proposta come contrappunto una seppur sintetica ricostruzione ed illustrazione dell’importanza politica, ecclesiastica ed intellettuale, oltre che per l’indiscussa personalità e per il rilievo di coloro che lo circondavano, della figura del discendente dei Plantageneti, che avrebbe concluso la sua esistenza come ultimo arcivescovo di Canterbury, peraltro da taluni sospettato, anche in ambienti del potere cattolico, di voler rivendicare l’eredità della corona d’Inghilterra.
CHI HA PAURA DI REGINALD POLE? / Gui, Francesco. - STAMPA. - (2006), pp. 11-49.
CHI HA PAURA DI REGINALD POLE?
GUI, Francesco
2006
Abstract
Il contributo, proposto all’interno di un volume collettaneo edito a cura dell’autore, prende spunto da una recente quanto assai significativa biografia in lingua inglese dedicata alla figura di Reginald Pole, il cardinale inglese di orientamento “spirituale” avversato dal cugino Enrico VIII, ma sostenuto dall’imperatore Carlo V e giunto al punto di ascendere ai vertici della Chiesa Romana nel conclave del 1549-50, ove non fossero prevalse le resistenze di origine inquisitoria. Alla biografia, puntuale ed esaustiva, quanto attenta prevalentemente alle caratteristiche individuali e psicologiche del principe della Chiesa venerato da Vittoria Colonna, viene proposta come contrappunto una seppur sintetica ricostruzione ed illustrazione dell’importanza politica, ecclesiastica ed intellettuale, oltre che per l’indiscussa personalità e per il rilievo di coloro che lo circondavano, della figura del discendente dei Plantageneti, che avrebbe concluso la sua esistenza come ultimo arcivescovo di Canterbury, peraltro da taluni sospettato, anche in ambienti del potere cattolico, di voler rivendicare l’eredità della corona d’Inghilterra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


