Se, come sostiene Bauman, la società occidentale attuale è “liquida” e se, per dirla con Giddens, la modernità comporta una frammentazione delle esistenze, della percezione del tempo e del luogo, tutto questo sembra tradursi, nei giovani italiani, in una nuova ricerca di certezze e di sicurezza. La flessibilità infatti viene vissuta come precarietà e il giudizio negativo che ne danno è talmente unanime che si riscontrano solo impercettibili differenze tra il nord e il sud. A ciò si reagisce in primo luogo ripiegandosi sulla famiglia e sulla socialità ristretta ma anche – e non secondariamente – frapponendo una distanza tra il sé e la sfera politica, i cui rappresentanti, modalità e metodi appaiono inadeguati nel fornire risposte alle sfide che la globalizzazione sottopone alle loro stesse esistenze. Così, proprio mentre la “post-modernità” avanza, riemergono con forza domande, esigenze, bisogni, tipici della modernità: il lavoro, la pensione, gli ammortizzatori sociali, la sanità. Tuttavia, emergono anche degli elementi contraddittori che segnalano potenzialità (inespresse) per un riposizionamento della politica: più della metà degli intervistati dichiara di esserne molto o abbastanza interessato. Una potenzialità evidentemente non sfruttata e una richiesta di partecipazione che non trova risposta.
Una nuova alfabetizzazione politica. Valori, definizioni e domande delle giovani generazioni / Sacca', F. - (2008).
Una nuova alfabetizzazione politica. Valori, definizioni e domande delle giovani generazioni.
SACCA' F
2008
Abstract
Se, come sostiene Bauman, la società occidentale attuale è “liquida” e se, per dirla con Giddens, la modernità comporta una frammentazione delle esistenze, della percezione del tempo e del luogo, tutto questo sembra tradursi, nei giovani italiani, in una nuova ricerca di certezze e di sicurezza. La flessibilità infatti viene vissuta come precarietà e il giudizio negativo che ne danno è talmente unanime che si riscontrano solo impercettibili differenze tra il nord e il sud. A ciò si reagisce in primo luogo ripiegandosi sulla famiglia e sulla socialità ristretta ma anche – e non secondariamente – frapponendo una distanza tra il sé e la sfera politica, i cui rappresentanti, modalità e metodi appaiono inadeguati nel fornire risposte alle sfide che la globalizzazione sottopone alle loro stesse esistenze. Così, proprio mentre la “post-modernità” avanza, riemergono con forza domande, esigenze, bisogni, tipici della modernità: il lavoro, la pensione, gli ammortizzatori sociali, la sanità. Tuttavia, emergono anche degli elementi contraddittori che segnalano potenzialità (inespresse) per un riposizionamento della politica: più della metà degli intervistati dichiara di esserne molto o abbastanza interessato. Una potenzialità evidentemente non sfruttata e una richiesta di partecipazione che non trova risposta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


