Lontana dall’idea positivista di essere in grado, attraverso l’azione dell’uomo, di salvare il nostro pianeta e le nostre città la cultura scientifico- progettuale contemporanea, nella consapevolezza di non poter controllare né tantomeno disegnare l’intero pianeta, si propone di elaborare nuovi strumenti d’indagine e progetto. Cruciale è la riflessione che ne scaturisce e che risulta essere imprescindibile rispetto a una visione in cui forma e trasformazione incarnano ragioni etico-ecologiche. L'isola di San Giuliano nonostante le ridotte dimensioni (11754 mq), essendo il primo avamposto lagunare tra Venezia e la costa è documentata in un abbondante materiale iconografico e descrittivo. Il progetto formalizza in un unico segno la vocazione dell’isola legata alla sua rinaturalizzazione con un sistema che alberghi uccelli, assumendo le sembianze di garzaia, fortifichi lo sviluppo della vegetazione e, diventando esso stesso cavàna, consenta l’accesso alle imbarcazioni a remi. Se San Giuliano ha assunto l’aspetto di nota a piè pagina della terraferma disponendosi ai margini dell’impaginazione il suo nuovo ruolo accogliente e accudente di garzaia-cavàna la proietta in un immaginario vitale che ne reiventa i limiti e le relazioni.
Lo stupore della notte / Morgia, Federica. - (2022), pp. 190-197. [10.7413/1234-1234010].
Lo stupore della notte
Federica Morgia
2022
Abstract
Lontana dall’idea positivista di essere in grado, attraverso l’azione dell’uomo, di salvare il nostro pianeta e le nostre città la cultura scientifico- progettuale contemporanea, nella consapevolezza di non poter controllare né tantomeno disegnare l’intero pianeta, si propone di elaborare nuovi strumenti d’indagine e progetto. Cruciale è la riflessione che ne scaturisce e che risulta essere imprescindibile rispetto a una visione in cui forma e trasformazione incarnano ragioni etico-ecologiche. L'isola di San Giuliano nonostante le ridotte dimensioni (11754 mq), essendo il primo avamposto lagunare tra Venezia e la costa è documentata in un abbondante materiale iconografico e descrittivo. Il progetto formalizza in un unico segno la vocazione dell’isola legata alla sua rinaturalizzazione con un sistema che alberghi uccelli, assumendo le sembianze di garzaia, fortifichi lo sviluppo della vegetazione e, diventando esso stesso cavàna, consenta l’accesso alle imbarcazioni a remi. Se San Giuliano ha assunto l’aspetto di nota a piè pagina della terraferma disponendosi ai margini dell’impaginazione il suo nuovo ruolo accogliente e accudente di garzaia-cavàna la proietta in un immaginario vitale che ne reiventa i limiti e le relazioni.File | Dimensione | Formato | |
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