Adriano Olivetti was not only an enlightened entrepreneur; he was also the inspiration behind a concrete project to modernise the country. His proposal for territorial communities reveals an uncommon intuition and intellectual sensitivity that lays the foundations for a synthesis between urbs, civitas, i.e. between space and society. At the origin of this cultural project, which is reflected in the Valle d'Aosta plan, is the idea of the industrial building as a driving force for a new urbanity, a synthesis of the dialectic between tradition and modernity. The network of activities linked to industrial production makes the workplace the pivot of a cluster of services - library, nursery, school, cafeteria, doctor's office. In other words, the workplace becomes the genius loci of the modern city: not, however, a city of skyscrapers, freeways and shopping centres, but a network of municipalities and villages spread across the territory and connected by roads, physically, and by a community spirit, socially. The essay retraces the main features of Olivetti's project and the link with architecture and town design, viewed as indispensable and unavoidable factors in the process of social emancipation, in a vision of progress that is attentive to spatial contexts and local cultures.

Adriano Olivetti non è stato soltanto un imprenditore illuminato; è stato anche l’ispiratore di un concreto progetto di modernizzazione del Paese. La sua proposta di comunità rivela un’intuizione e una sensibilità intellettuale fuori dal comune che getta le basi di una sintesi tra urbs e civitas cioè tra spazio urbano e società. All’origine di questo progetto culturale c’è l’idea della fabbrica come luogo propulsivo di una nuova urbanità, sintesi della dialettica tra tradizione e modernità. Le attività che ruotano intorno alla produzione industriale e la solidarietà della vita di fabbrica fa del luogo di lavoro il terreno di coltura di una coscienza del vivere collettivo e il perno generatore di nuovi centri diffusi sul territorio. Il luogo del lavoro inteso non solo come fabbrica ma come cluster di edifici e spazi per la collettività – la biblioteca, l’asilo nido, la scuola, la mensa, l’ambulatorio – diventa il genius loci della città moderna: non però una città di grattacieli, autostrade e centri commerciali ma una rete di comuni e borghi diffusi sul territorio e collegati tra loro, fisicamente dalle infrastrutture, socialmente dallo spirito comunitario, e di cui il piano urbanistico per la Valle d’Aosta voluto da Olivetti è stato un manifesto. Il saggio ripercorre le tappe salienti del progetto olivettiano e del legame con l’architettura e l’urbanistica, considerati, a ragione, fattori indispensabili e ineludibili del processo dell’emancipazione sociale, in una visione del progresso attenta ai contesti spaziali e alle culture locali.

Tra il cucchiaio e la città: la visione urbana di Adriano Olivetti / Criconia, A.. - (2021), pp. 135-143.

Tra il cucchiaio e la città: la visione urbana di Adriano Olivetti

CRICONIA, A.
2021

Abstract

Adriano Olivetti was not only an enlightened entrepreneur; he was also the inspiration behind a concrete project to modernise the country. His proposal for territorial communities reveals an uncommon intuition and intellectual sensitivity that lays the foundations for a synthesis between urbs, civitas, i.e. between space and society. At the origin of this cultural project, which is reflected in the Valle d'Aosta plan, is the idea of the industrial building as a driving force for a new urbanity, a synthesis of the dialectic between tradition and modernity. The network of activities linked to industrial production makes the workplace the pivot of a cluster of services - library, nursery, school, cafeteria, doctor's office. In other words, the workplace becomes the genius loci of the modern city: not, however, a city of skyscrapers, freeways and shopping centres, but a network of municipalities and villages spread across the territory and connected by roads, physically, and by a community spirit, socially. The essay retraces the main features of Olivetti's project and the link with architecture and town design, viewed as indispensable and unavoidable factors in the process of social emancipation, in a vision of progress that is attentive to spatial contexts and local cultures.
2021
Umanesimo e tecnologia. Il laboratorio Olivetti
978-88-229-0673-1
Adriano Olivetti non è stato soltanto un imprenditore illuminato; è stato anche l’ispiratore di un concreto progetto di modernizzazione del Paese. La sua proposta di comunità rivela un’intuizione e una sensibilità intellettuale fuori dal comune che getta le basi di una sintesi tra urbs e civitas cioè tra spazio urbano e società. All’origine di questo progetto culturale c’è l’idea della fabbrica come luogo propulsivo di una nuova urbanità, sintesi della dialettica tra tradizione e modernità. Le attività che ruotano intorno alla produzione industriale e la solidarietà della vita di fabbrica fa del luogo di lavoro il terreno di coltura di una coscienza del vivere collettivo e il perno generatore di nuovi centri diffusi sul territorio. Il luogo del lavoro inteso non solo come fabbrica ma come cluster di edifici e spazi per la collettività – la biblioteca, l’asilo nido, la scuola, la mensa, l’ambulatorio – diventa il genius loci della città moderna: non però una città di grattacieli, autostrade e centri commerciali ma una rete di comuni e borghi diffusi sul territorio e collegati tra loro, fisicamente dalle infrastrutture, socialmente dallo spirito comunitario, e di cui il piano urbanistico per la Valle d’Aosta voluto da Olivetti è stato un manifesto. Il saggio ripercorre le tappe salienti del progetto olivettiano e del legame con l’architettura e l’urbanistica, considerati, a ragione, fattori indispensabili e ineludibili del processo dell’emancipazione sociale, in una visione del progresso attenta ai contesti spaziali e alle culture locali.
fabbrica; architettura; visione urbana; città moderna; comunità
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Tra il cucchiaio e la città: la visione urbana di Adriano Olivetti / Criconia, A.. - (2021), pp. 135-143.
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