La diplomazia del Festival. La Guerra fredda culturale alle origini del Festival dei Due Mondi

Nei primi anni di vita, il Festival di Spoleto poteva essere definito a tutti gli effetti un festival americano in trasferta, una ribalta in cui l’industria culturale ed artistica americana si mostravano agli occhi dei critici e degli spettatori europei con l’obiettivo principale di ottenere consenso, di diffondere una immagine positiva degli Stati Uniti all’interno di un più grande progetto che mirava a conquistare i cuori e le menti delle persone per sottrarli all’influenza comunista. In questo senso, l’azione americana all’origine del Festival può essere considerata come un caso di studio esemplare (non solo alla luce dei risultati ottenuti) del modello di azione tipico della diplomazia culturale statunitense.