Nelle seguenti pagine, svilupperemo linee di intervento del servizio sociale orientate all’immigrazione: nella prima parte si suggerisce qual è il modo più giusto di intendere il lavoro dal punto di vista dei servizi territoriali o, se si preferisce, qual è l’oggetto a cui ci stiamo riferendo; la risposta nasce nel considerare le persone straniere normali vicini appartenenti al territorio, senza caratterizzarle troppo come immigrati e intendendole, invece, come una potenziale risorsa per il territorio nella costruzione della comunità. La seconda parte punta a costruire i percorsi di accompagnamento dei nuovi vicini proponendo come elemento centrale del nostro intervento la famiglia, pur nelle particolarità che le sono proprie in virtù delle diff erenze culturali e del percorso migratorio. Questa prospettiva permetterà di avere un approccio più preventivo che assistenziale e tenderà a incidere su situazioni delicate come l’identità della seconda generazione o il sostegno dei diritti delle donne straniere. Nell’ultima parte si suggeriscono alcune rifl essioni rispetto alla metodologia di intervento del servizio sociale, in qualche misura già sperimentate con il progetto simili. Si mette in luce l’importanza che ci investe nel compito di un’adeguata attività di programmazione di natura trasversale nella dimensione locale, attraverso i piani di zona o piani regolatori, meditando sulle diffi coltà che comporta il coinvolgimento delle istituzioni e amministrazioni che erogano prestazioni in una logica sinergica delle politiche sociali.
I nuovi vicini e il servizio sociale / PERIS CANCIO, LLUIS FRANCESC. - (2010), pp. 11-52.
I nuovi vicini e il servizio sociale.
LLUIS FRANCESC PERIS CANCIO
2010
Abstract
Nelle seguenti pagine, svilupperemo linee di intervento del servizio sociale orientate all’immigrazione: nella prima parte si suggerisce qual è il modo più giusto di intendere il lavoro dal punto di vista dei servizi territoriali o, se si preferisce, qual è l’oggetto a cui ci stiamo riferendo; la risposta nasce nel considerare le persone straniere normali vicini appartenenti al territorio, senza caratterizzarle troppo come immigrati e intendendole, invece, come una potenziale risorsa per il territorio nella costruzione della comunità. La seconda parte punta a costruire i percorsi di accompagnamento dei nuovi vicini proponendo come elemento centrale del nostro intervento la famiglia, pur nelle particolarità che le sono proprie in virtù delle diff erenze culturali e del percorso migratorio. Questa prospettiva permetterà di avere un approccio più preventivo che assistenziale e tenderà a incidere su situazioni delicate come l’identità della seconda generazione o il sostegno dei diritti delle donne straniere. Nell’ultima parte si suggeriscono alcune rifl essioni rispetto alla metodologia di intervento del servizio sociale, in qualche misura già sperimentate con il progetto simili. Si mette in luce l’importanza che ci investe nel compito di un’adeguata attività di programmazione di natura trasversale nella dimensione locale, attraverso i piani di zona o piani regolatori, meditando sulle diffi coltà che comporta il coinvolgimento delle istituzioni e amministrazioni che erogano prestazioni in una logica sinergica delle politiche sociali.File | Dimensione | Formato | |
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