Il contributo racchiude sotto forma catalogica i reperti custoditi nel Museo del Vicino Oriente Egitto e Mediterraneo (La Sapienza Università di Roma), attestazioni tangibili del culto di Astarte nel Mediterraneo. Dal Levante fenicio, con la statuina di "dea gravida" di Achziv, alla suonatrice con tamburello e alla testina del tipo Judean Pillar Figurine da Ramat Rahel (VIII-VII a.C.), fino ad arrivare al Mediterraneo centrale, dove i rinvenimenti moziesi e la lamina bronzea di Monte Sirai testimoniano il culto della dea in Sicilia e Sardegna fino al IV-III a.C.. Le dediche votive "ad Era" , incise sulle ceramiche dal santuario di Tas Silg a Malta (I a.C.-I d.C.,) chiudono il repertorio, attestando la fusione di alcune caratteristiche di Astarte con la dea greca Era.
Tracce della dea. I reperti nel Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo / Melis, Ilenia. - (2022).
Tracce della dea. I reperti nel Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo
Ilenia Melis
2022
Abstract
Il contributo racchiude sotto forma catalogica i reperti custoditi nel Museo del Vicino Oriente Egitto e Mediterraneo (La Sapienza Università di Roma), attestazioni tangibili del culto di Astarte nel Mediterraneo. Dal Levante fenicio, con la statuina di "dea gravida" di Achziv, alla suonatrice con tamburello e alla testina del tipo Judean Pillar Figurine da Ramat Rahel (VIII-VII a.C.), fino ad arrivare al Mediterraneo centrale, dove i rinvenimenti moziesi e la lamina bronzea di Monte Sirai testimoniano il culto della dea in Sicilia e Sardegna fino al IV-III a.C.. Le dediche votive "ad Era" , incise sulle ceramiche dal santuario di Tas Silg a Malta (I a.C.-I d.C.,) chiudono il repertorio, attestando la fusione di alcune caratteristiche di Astarte con la dea greca Era.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.