Il tema trattato attiene soprattutto gli effetti prodotti nella fase attuativa del Piano ed in particolare a quelli connessi con la valutazione dei beni immobili in relazione alla rendita prodotta dal Piano e alle problematiche connesse con gli espropri per realizzare opere di pubblica utilità. Infatti l’ipotesi di redigere due Piani con livelli ben distinti sia nei contenuti che nei tempi ( Piano Strutturale e Piano Operativo) potrebbe evitare la formazione della rendita urbana (soprattutto quella di posizione) già nella redazione dello strumento urbanistico (Piano Strutturale), demandando alla seconda fase (Piano Operativo) la definizione di parametri attuativi al fine anche di concordare con i proprietari delle aree modalità di partecipazione tra pubblico e privato. Infine con riferimento al problema degli espropri per pubblica utilità il ricorso al meccanismo della ”perequazione” consentirebbe attraverso l’utilizzo dei “comparti” a tutti i proprietari di aree di godere della cubatura prevista dal Piano indipendentemente dalla collocazione fisica sulle aree della volumetria edificabile.
Nuovi strumenti per la pianificazione e la rendita urbana / Minieri, Salvatore. - (2005), pp. 75-80.
Nuovi strumenti per la pianificazione e la rendita urbana
MINIERI, Salvatore
2005
Abstract
Il tema trattato attiene soprattutto gli effetti prodotti nella fase attuativa del Piano ed in particolare a quelli connessi con la valutazione dei beni immobili in relazione alla rendita prodotta dal Piano e alle problematiche connesse con gli espropri per realizzare opere di pubblica utilità. Infatti l’ipotesi di redigere due Piani con livelli ben distinti sia nei contenuti che nei tempi ( Piano Strutturale e Piano Operativo) potrebbe evitare la formazione della rendita urbana (soprattutto quella di posizione) già nella redazione dello strumento urbanistico (Piano Strutturale), demandando alla seconda fase (Piano Operativo) la definizione di parametri attuativi al fine anche di concordare con i proprietari delle aree modalità di partecipazione tra pubblico e privato. Infine con riferimento al problema degli espropri per pubblica utilità il ricorso al meccanismo della ”perequazione” consentirebbe attraverso l’utilizzo dei “comparti” a tutti i proprietari di aree di godere della cubatura prevista dal Piano indipendentemente dalla collocazione fisica sulle aree della volumetria edificabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.