A partire dal 1857 nasce il progetto di smantellare il settecentesco Museo lapidario progettato da Scipione Maffei e di convertire in famedio gli spazi della corte d’onore del palazzo dell’Università di Torino. Il testo analizza le motivazioni del nuovo progetto, ne segue gli sviluppi e ne indica precisi modelli e confronti italiani ed europei . L’analisi storico-artistica dei busti e delle statue (con recupero di modelli e repliche inedite) dimostra quanto l’articolata presenza di artisti di diversa formazione e cultura stilistica, dalla metà dell’Ottocento al primo Novecento, configuri una straordinaria galleria che rende oggi al palazzo nuova identità di museo della scultura.
La galleria ottocentesca di uomini illustri nel Palazzo dell’Università di Torino / DI MACCO, Michela. - (2004), pp. 111-141.
La galleria ottocentesca di uomini illustri nel Palazzo dell’Università di Torino
DI MACCO, MICHELA
2004
Abstract
A partire dal 1857 nasce il progetto di smantellare il settecentesco Museo lapidario progettato da Scipione Maffei e di convertire in famedio gli spazi della corte d’onore del palazzo dell’Università di Torino. Il testo analizza le motivazioni del nuovo progetto, ne segue gli sviluppi e ne indica precisi modelli e confronti italiani ed europei . L’analisi storico-artistica dei busti e delle statue (con recupero di modelli e repliche inedite) dimostra quanto l’articolata presenza di artisti di diversa formazione e cultura stilistica, dalla metà dell’Ottocento al primo Novecento, configuri una straordinaria galleria che rende oggi al palazzo nuova identità di museo della scultura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.