Con la fine della guerra fredda l'area del Mediterraneo, pur restando caratterizzata da un'alta conflittualità, conosce un significativo cambiamento dei fattori che ne determinano la sicurezza e un maggior interesse dei diversi attori in essa coinvolti a cooperare onde assicurare pace e stabilità alla regione. Iniziative di partenariato, in particolare di cooperazione in materia di sicurezza, sono state prese, infatti, sia a livello bilaterale che multilaterale. Questo volume, frutto di una ricerca affidata dal Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) alla cura di Roberto Aliboni, direttore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma, esamina in dettaglio le nuove condizioni strategiche che prevalgono nell'area mediterranea, le percezioni di sicurezza dei Paesi interessati nonché le proposte, le istituzioni e gli strumenti che cercano di instaurare una cooperazione in materia di sicurezza nel Mediterraneo, cioè il raggiungimento di obiettivi di sicurezza mediante l'impiego collettivo di politiche cooperative. Un'attenzione particolare è dedicata dal volume alla possibilità che la Nato contribuisca a realizzare tale cooperazione. La ricerca si articola in cinque contributi. Stefano Silvestri, vicepresidente dell'Iai e Germano Dottori, ricercatore presso la LUISS "Guido Carli", hanno dedicato i primi due capitoli del volume all'analisi dei mutamenti di strategia e percezione nella regione. Gli altri tre capitoli sono di Laura Guazzone, ricercatrice presso l'Iai, che ha tracciato un ampio quadro analitico delle varie iniziative di cooperazione, dei loro strumenti e dei loro obiettivi, di Roberto Aliboni, che ha delineato una dettagliata ipotesi di cooperazione mediterranea da parte della Nato, e di Maurizio Cremasco, ricercatore dello Iai, che si è concentrato sulle possibilità di cooperazione nel campo della tecnologia e dell'industria della Difesa fra la sponda Nord e quella Sud della regione.
La gestione della sicurezza nella regione mediterranea: problemi, strumenti e istituzioni / Guazzone, Laura. - STAMPA. - (1999), pp. 73-104.
La gestione della sicurezza nella regione mediterranea: problemi, strumenti e istituzioni
GUAZZONE, LAURA
1999
Abstract
Con la fine della guerra fredda l'area del Mediterraneo, pur restando caratterizzata da un'alta conflittualità, conosce un significativo cambiamento dei fattori che ne determinano la sicurezza e un maggior interesse dei diversi attori in essa coinvolti a cooperare onde assicurare pace e stabilità alla regione. Iniziative di partenariato, in particolare di cooperazione in materia di sicurezza, sono state prese, infatti, sia a livello bilaterale che multilaterale. Questo volume, frutto di una ricerca affidata dal Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) alla cura di Roberto Aliboni, direttore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma, esamina in dettaglio le nuove condizioni strategiche che prevalgono nell'area mediterranea, le percezioni di sicurezza dei Paesi interessati nonché le proposte, le istituzioni e gli strumenti che cercano di instaurare una cooperazione in materia di sicurezza nel Mediterraneo, cioè il raggiungimento di obiettivi di sicurezza mediante l'impiego collettivo di politiche cooperative. Un'attenzione particolare è dedicata dal volume alla possibilità che la Nato contribuisca a realizzare tale cooperazione. La ricerca si articola in cinque contributi. Stefano Silvestri, vicepresidente dell'Iai e Germano Dottori, ricercatore presso la LUISS "Guido Carli", hanno dedicato i primi due capitoli del volume all'analisi dei mutamenti di strategia e percezione nella regione. Gli altri tre capitoli sono di Laura Guazzone, ricercatrice presso l'Iai, che ha tracciato un ampio quadro analitico delle varie iniziative di cooperazione, dei loro strumenti e dei loro obiettivi, di Roberto Aliboni, che ha delineato una dettagliata ipotesi di cooperazione mediterranea da parte della Nato, e di Maurizio Cremasco, ricercatore dello Iai, che si è concentrato sulle possibilità di cooperazione nel campo della tecnologia e dell'industria della Difesa fra la sponda Nord e quella Sud della regione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.