Distretto X nasce come una sfida, è stato un salto nel vuoto, un’azione partita con l’obiettivo di coinvolgere la comunità LGBTQ+ e la realtà del territorio di Porta Venezia nella creazione di nuovi significati e di nuove letture sul tema dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale grazie ad azioni civicamente coscienti. “Cosa” volevamo fare era molto chiaro ma “come” si sarebbe realizzato era una variabile determinante per la costruzione del progetto. Le strade da percorrere erano due: la prima era rappresentata da un’azione decisa a priori, presentata e poi condivisa con le comunità coinvolte, la seconda era cercare di capire il territorio e gli attori che possedevano una storia nella riflessione sull’identità di genere, le realtà associative del mondo LGBTQ+, i centri di ricerca che si occupavano di questi temi e i professionisti coinvolti nella costruzione di un dibattito contemporaneo. Creare dei momenti di scambio e incontro con tutti gli attori senza una soluzione prestabilita ma solo scegliendo l’ascolto e lo scambio e uno sguardo comune di co-progettazione di un’a- zione. La seconda via, quella che abbiamo scelto, sicuramente si presen- tava come la più complessa da gestire, quella che vedeva il suo percorso ricco di imprevisti e di incognite, quella che si poggiava su un terreno farraginoso, ma quella che poneva al centro della riflessione un processo e non un risultato.
Distretto X: Sguardi Plurali sui Musei: Riflessioni sull'identità di genere / Briatore, Samuele. - (2020), pp. 1-114.
Distretto X: Sguardi Plurali sui Musei: Riflessioni sull'identità di genere
Briatore, Samuele
2020
Abstract
Distretto X nasce come una sfida, è stato un salto nel vuoto, un’azione partita con l’obiettivo di coinvolgere la comunità LGBTQ+ e la realtà del territorio di Porta Venezia nella creazione di nuovi significati e di nuove letture sul tema dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale grazie ad azioni civicamente coscienti. “Cosa” volevamo fare era molto chiaro ma “come” si sarebbe realizzato era una variabile determinante per la costruzione del progetto. Le strade da percorrere erano due: la prima era rappresentata da un’azione decisa a priori, presentata e poi condivisa con le comunità coinvolte, la seconda era cercare di capire il territorio e gli attori che possedevano una storia nella riflessione sull’identità di genere, le realtà associative del mondo LGBTQ+, i centri di ricerca che si occupavano di questi temi e i professionisti coinvolti nella costruzione di un dibattito contemporaneo. Creare dei momenti di scambio e incontro con tutti gli attori senza una soluzione prestabilita ma solo scegliendo l’ascolto e lo scambio e uno sguardo comune di co-progettazione di un’a- zione. La seconda via, quella che abbiamo scelto, sicuramente si presen- tava come la più complessa da gestire, quella che vedeva il suo percorso ricco di imprevisti e di incognite, quella che si poggiava su un terreno farraginoso, ma quella che poneva al centro della riflessione un processo e non un risultato.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Briatore_Distretto-X_2020.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
7.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.7 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.