Prima della prospettiva Spada. Un apparato festivo multiprospettico per Maurizio di Savoia a Montegiordano

Il cardinale Maurizio di Savoia ebbe un ruolo cruciale nel disseminare a Roma, già nel terzo decennio del Seicento, i risultati delle più recenti applicazioni dell’ottica anamorfica e nell’incentivare attraverso le numerose attività svolte nell’Accademia dei Desiosi, quegli aspetti di mecenatismo scientifico e artistico che potrebbero avere influenzato la committenza e il collezionismo di Virgilio e Bernardino Spada. Significativa in tale contesto è la figura del pittore francese Simon Vouet, autore di un’anamorfosi cilindrica per l’emblema dell’Accademia, considerata la prima prodotta in Europa, al quale viene riconosciuto il ruolo di predecessore ed ispiratore delle opere di Jean-François Niceron ed Emmanuel Maignan. Particolarmente suggestiva per il forte richiamo visivo alla colonnata prospettica del giardino segreto di palazzo Spada è la straordinaria macchina prospettica progettata da Orazio Torriani per la festa organizzata da Maurizio di Savoia nel 1637, come facciata posticcia del palazzo Orsini a Montegiordano a Roma. Le varie concomitanze e intersezioni che uniscono le figure dei cardinali Maurizio di Savoia e Bernardino Spada possono aiutare ad ampliare il quadro, peraltro già articolato e complesso, dei possibili riferimenti culturali, artistici e scientifici che hanno concorso all’ideazione e realizzazione dei mirabolanti meccanismi ottici che sono il vanto di palazzo Spada e cioè la meridiana e la colonnata prospettica.