«Linguae veluti cordis ac mentis interpreti». Libero arbitrio e passioni nella riflessione erasmiana sulla lingua.

Scopo dello scritto è quello di rilevare l’importanza che il linguaggio assume nel pensiero di Erasmo da Rotterdam, inteso come lo strumento per l'esercizio del libero arbitrio e la gestione dei moti dell'animo. Il discorso sulla lingua, infatti, permea l’intera produzione dell’autore, partendo da problemi di esegesi e traduzione, per continuare nelle opere pedagogiche e in quelle dottrinali. Tramite la ricostruzione dei punti salienti delle principali opere erasmiane, si è voluto illustrarne il pensiero complesso, contribuendo così a delineare la precisa collocazione che l’autore assume nell’ambito del dibattito Cinquecentesco in materia di libertà.