Gran parte della riflessione novecentesca sul problema del rapporto mente/corpo, in particolare nella sua versione mente/cervello, è stata contrassegnata da esplicite prese di posizione favorevoli o contrarie alla teoria della mente di Cartesio, universalmente indicata come principale fonte del dibattito contemporaneo, che ha acquisito dimensioni trans-disciplinari, coinvolgendo filosofi, psicologi, neurologi e linguisti. In questo saggio sono ricostruite le immagini della teoria cartesiana della mente in due dei principali indirizzi della psicologia e della filosofia della mente novecentesche, il comportamentismo, particolarmente critico nei confronti del ‘mentalismo’ di derivazione cartesiana, e il cognitivismo, che ha assunto nei confronti di Cartesio una duplice posizione: di iniziale recupero in termini innatistici e funzionalistici del dualismo mente-corpo (Chomsky, Cartesian Linguistics, 1966); di successivo rigetto di ogni assunto ‘neocartesiano’ (Damasio, Lakoff, Johnson, ecc), nel quadro di un programma di ricerca sulla cognizione ‘incorporata’, di cui si è visto in Merleau-Ponty l'antecedente filosofico ispiratore. Most of the 20th century reflection on the problem of the mind/body relationship, in particular in its mind/brain version, has been characterized by explicit stances in favour of or against Descartes' theory of mind, universally considered as the primary source of the contemporary debate, which has assumed a transdisciplinary dimension, involving philosophers, psychologists, neurologists and linguists. In this essay, I trace out the images of the Cartesian theory of mind in two of the main orientations in psychology and philosophy of mind in the 20th century, behaviourism, which was particularly critical of 'mentalism' of Cartesian origin, and cognitivism, which has taken up a double position towards Descartes: an initial reappraisal of the mind-body dualism in innatistic and functionalist terms (Chomsky, Cartesian Linguistics, 1966); a subsequent rejection of every 'neocartesian' assumption (Damasio, Lakoff, Johnson, etc.), in the framework of a research program on ‘embodied’ cognition, the philosophical inspirator of which has been identified in Merleau-Ponty.
Il corpo e la mente. Cartesio, Merleau-Ponty e la Philosophy of Mind / Allocca, Nunzio. - STAMPA. - (2005), pp. 7-26.
Il corpo e la mente. Cartesio, Merleau-Ponty e la Philosophy of Mind
ALLOCCA, Nunzio
2005
Abstract
Gran parte della riflessione novecentesca sul problema del rapporto mente/corpo, in particolare nella sua versione mente/cervello, è stata contrassegnata da esplicite prese di posizione favorevoli o contrarie alla teoria della mente di Cartesio, universalmente indicata come principale fonte del dibattito contemporaneo, che ha acquisito dimensioni trans-disciplinari, coinvolgendo filosofi, psicologi, neurologi e linguisti. In questo saggio sono ricostruite le immagini della teoria cartesiana della mente in due dei principali indirizzi della psicologia e della filosofia della mente novecentesche, il comportamentismo, particolarmente critico nei confronti del ‘mentalismo’ di derivazione cartesiana, e il cognitivismo, che ha assunto nei confronti di Cartesio una duplice posizione: di iniziale recupero in termini innatistici e funzionalistici del dualismo mente-corpo (Chomsky, Cartesian Linguistics, 1966); di successivo rigetto di ogni assunto ‘neocartesiano’ (Damasio, Lakoff, Johnson, ecc), nel quadro di un programma di ricerca sulla cognizione ‘incorporata’, di cui si è visto in Merleau-Ponty l'antecedente filosofico ispiratore. Most of the 20th century reflection on the problem of the mind/body relationship, in particular in its mind/brain version, has been characterized by explicit stances in favour of or against Descartes' theory of mind, universally considered as the primary source of the contemporary debate, which has assumed a transdisciplinary dimension, involving philosophers, psychologists, neurologists and linguists. In this essay, I trace out the images of the Cartesian theory of mind in two of the main orientations in psychology and philosophy of mind in the 20th century, behaviourism, which was particularly critical of 'mentalism' of Cartesian origin, and cognitivism, which has taken up a double position towards Descartes: an initial reappraisal of the mind-body dualism in innatistic and functionalist terms (Chomsky, Cartesian Linguistics, 1966); a subsequent rejection of every 'neocartesian' assumption (Damasio, Lakoff, Johnson, etc.), in the framework of a research program on ‘embodied’ cognition, the philosophical inspirator of which has been identified in Merleau-Ponty.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.