Il contributo analizza l’influenza che le principali scuole giuridiche europee dell’ottocento, la scuola storica del diritto in Germania e la scuola dell’esegesi in Francia hanno avuto sui giuristi italiani e sulla loro formazione. In generale, mentre la scuola dell’esegesi ha un maggiore recepimento nei paesi che adottano il modello del codice napoleonico, la scuola storica trova radici lì dove vi è un interesse primario alla riscoperta e allo studio delle primordiali origini giuridiche romane, oltre che quelle dell’alto medioevo. L’autore studia, attraverso l’analisi della situazione nei singoli Stati italiani, dal Piemonte alla Toscana, dal Lombardo-Veneto al Regno delle Due Sicilie, il differente recepimento delle due scuole di pensiero tra i giuristi italiani e, molto significativo, il metodo adottato nelle facoltà giuridiche presenti nei vari Stati preunitari. Di particolare importanza è quella tendenza, già presente molti anni prima dell’unificazione del paese, a voler fornire una dimensione unitaria e di respiro europeo alla politica legislativa italiana. Questa tendenza rappresentata in modo emblematico dall’Histoire de la législation italienne, opera realizzata dal giurista piemontese Federico Sclopis nel 1840, si prefigge infatti di sostituire ad una superata situazione di divisione, una prospettiva nazionale unitaria.
Influences européennes et science juridique italienne dans la première moitié du XIX siècle / Moscati, Laura. - STAMPA. - (2008), pp. 645-655.
Influences européennes et science juridique italienne dans la première moitié du XIX siècle
MOSCATI, Laura
2008
Abstract
Il contributo analizza l’influenza che le principali scuole giuridiche europee dell’ottocento, la scuola storica del diritto in Germania e la scuola dell’esegesi in Francia hanno avuto sui giuristi italiani e sulla loro formazione. In generale, mentre la scuola dell’esegesi ha un maggiore recepimento nei paesi che adottano il modello del codice napoleonico, la scuola storica trova radici lì dove vi è un interesse primario alla riscoperta e allo studio delle primordiali origini giuridiche romane, oltre che quelle dell’alto medioevo. L’autore studia, attraverso l’analisi della situazione nei singoli Stati italiani, dal Piemonte alla Toscana, dal Lombardo-Veneto al Regno delle Due Sicilie, il differente recepimento delle due scuole di pensiero tra i giuristi italiani e, molto significativo, il metodo adottato nelle facoltà giuridiche presenti nei vari Stati preunitari. Di particolare importanza è quella tendenza, già presente molti anni prima dell’unificazione del paese, a voler fornire una dimensione unitaria e di respiro europeo alla politica legislativa italiana. Questa tendenza rappresentata in modo emblematico dall’Histoire de la législation italienne, opera realizzata dal giurista piemontese Federico Sclopis nel 1840, si prefigge infatti di sostituire ad una superata situazione di divisione, una prospettiva nazionale unitaria.File | Dimensione | Formato | |
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