This issue of Laboratoire italien aims to analyse the reactions of Italian civil society to terrorist and then mafia violence from 1969 to 1992. These violent episodes were initially caused by far-right terrorism and later by far-left radical groups which followed the path of armed struggle. During the 1980s, terrorism and widespread political violence were progressively defeated by the reaction of democratic institutions and the various forms of mobilization coming from civil society. In the meantime, however, since the late 1970s, the South of the country had to face mafia violence. Despite the two phenomena being different and pertaining to different territories, these expressions of violence provoked similar forms of resistance among Italian civil society. They belonged to a tradition of protest but “didn’t resort to violence”. These moments when Italian society had to face violence and when democracy withstood were often studied but the reactions of civil society have never been analysed in depth: this issue aims at filling this historiographic gap.

Questo numero di Laboratoire italien intende analizzare le reazioni della società civile italiana di fronte alle violenze terroriste e poi mafiose, dal 1969 al 1992. Queste violenze sono, in un primo momento, provocate dal terrorismo neofascista e successivamente da gruppi di estrema sinistra che scelgono la lotta armata, facendo numerose vittime. Nel corso degli anni Ottanta, i terrorismi e la violenza politica diffusa sono progressivamente sconfitti dalla reazione delle istituzioni democratiche e da diverse forme di mobilitazione della società civile. Parallelamente, tuttavia, già alla fine degli anni Settanta, il Sud del paese deve affrontare l’emergenza mafiosa. Al di là della diversità tra i due fenomeni e delle realtà territoriali diverse, queste violenze suscitano in seno alla società civile italiana delle forme di resistenza con caratteristiche comuni che si inscrivono all’interno di una tradizione di contestazione ma «senza far ricorso alla violenza». Nell’analisi dei momenti in cui la società italiana ha dovuto affrontare queste offensive di violenza e nella ricostruzione delle modalità con cui la democrazia ha fronteggiato la sfida terroristica e mafiosa, le reazioni della società civile sono state raramente oggetto di studio: intendiamo, con questo numero della rivista, colmare questo vuoto storiografico.

Sans recourir à la violence»: la société italienne face aux terrorismes et aux mafias (1969-1992) / Charlotte, Moge; Panvini, Guido; Pauline, Picco. - In: LABORATOIRE ITALIEN. - ISSN 2117-4970. - (2019), pp. 1-100.

Sans recourir à la violence»: la société italienne face aux terrorismes et aux mafias (1969-1992)

Panvini Guido;
2019

Abstract

This issue of Laboratoire italien aims to analyse the reactions of Italian civil society to terrorist and then mafia violence from 1969 to 1992. These violent episodes were initially caused by far-right terrorism and later by far-left radical groups which followed the path of armed struggle. During the 1980s, terrorism and widespread political violence were progressively defeated by the reaction of democratic institutions and the various forms of mobilization coming from civil society. In the meantime, however, since the late 1970s, the South of the country had to face mafia violence. Despite the two phenomena being different and pertaining to different territories, these expressions of violence provoked similar forms of resistance among Italian civil society. They belonged to a tradition of protest but “didn’t resort to violence”. These moments when Italian society had to face violence and when democracy withstood were often studied but the reactions of civil society have never been analysed in depth: this issue aims at filling this historiographic gap.
2019
Questo numero di Laboratoire italien intende analizzare le reazioni della società civile italiana di fronte alle violenze terroriste e poi mafiose, dal 1969 al 1992. Queste violenze sono, in un primo momento, provocate dal terrorismo neofascista e successivamente da gruppi di estrema sinistra che scelgono la lotta armata, facendo numerose vittime. Nel corso degli anni Ottanta, i terrorismi e la violenza politica diffusa sono progressivamente sconfitti dalla reazione delle istituzioni democratiche e da diverse forme di mobilitazione della società civile. Parallelamente, tuttavia, già alla fine degli anni Settanta, il Sud del paese deve affrontare l’emergenza mafiosa. Al di là della diversità tra i due fenomeni e delle realtà territoriali diverse, queste violenze suscitano in seno alla società civile italiana delle forme di resistenza con caratteristiche comuni che si inscrivono all’interno di una tradizione di contestazione ma «senza far ricorso alla violenza». Nell’analisi dei momenti in cui la società italiana ha dovuto affrontare queste offensive di violenza e nella ricostruzione delle modalità con cui la democrazia ha fronteggiato la sfida terroristica e mafiosa, le reazioni della società civile sono state raramente oggetto di studio: intendiamo, con questo numero della rivista, colmare questo vuoto storiografico.
Ce numéro de Laboratoire italien entend analyser les réactions de la société civile italienne face aux violences terroristes puis mafieuses de 1969 à 1992. Ces violences sont d’abord provoquées par les terroristes d’extrême droite puis par certains groupes d’extrême gauche qui choisissent la lutte armée et mènent de nombreuses actions sanglantes. Au cours des années 1980, les terrorismes et les formes de violence politique diffuses sont peu à peu défaits par la réaction des institutions démocratiques et diverses formes de mobilisation venant de la société civile. Mais parallèlement, dès la fin des années 1970, le sud du pays est aux prises avec la violence mafieuse. Au-delà de la diversité des phénomènes et des différentes réalités territoriales, ces violences ont suscité au sein de la société civile italienne des formes de résistances aux caractéristiques communes, qui s’inscrivent dans une tradition de contestation, mais « sans recourir à la violence ». Dans l’analyse de ces moments où la société italienne a dû faire face à ces offensives violentes et où la démocratie a tenu, les réactions de la société civile n’ont que trop rarement été considérées : c’est à combler ce vide historiographique que ce numéro est consacré.
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Charlotte, Moge; Panvini, Guido; Pauline, Picco
06 Curatela::06a Curatela
Sans recourir à la violence»: la société italienne face aux terrorismes et aux mafias (1969-1992) / Charlotte, Moge; Panvini, Guido; Pauline, Picco. - In: LABORATOIRE ITALIEN. - ISSN 2117-4970. - (2019), pp. 1-100.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1639629
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